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venerdì 3 luglio 2020

FEDERICO GARCIA LORCA POESIE " ROMACERO GITANO"

3---7---2020

Romanza  sonnambula                     A  Gloria  Giner   e  a  Fernando de  los  Rios

Verde  que  te   quiero  verde.
Verde  vento  .  Verdi  rami.
La  barca  sul  mare
e  il  cavallo sulla  montagna.
Con  l'ombra  alla  cintura,
essa  sogna  al suo  balcone
verde carne  , capelli  verdi,
gli occhi  d'argento freddo.
Verde  que  te  quiero  verde.
Sotto  la  luna  gitana
le cose la  stanno   guardando
ed  essa  non  può  guardarle.

*
Verde que  te  quiero  verde.
Grandi stelle di brina
vengono  col  pesce  d'ombra
che  apre  la strada  dell'alba.
Il fico  raschia  il vento
con  la  squama  dei  suoi  rami,
e il monte , gatto ladro,
alza  le sue  agavi.
Ma  chi  verrà? e  da dove?
verde  carne, capelli  verdi,
sognando il mare   amaro.

*
Compare , voglio  cambiare
il mio cavallo con  la sua casa,
la mia  bardatura  col  suo specchio,
il mio coltello con  la sua  coperta.
Compare , sanguinando
arrivo  dai  valichi  di Cabra.
Se  potessi  , ragazzo,
questo  contratto si farebbe.
Ma  io  ormai  non sono più io,
né  la mia  casa  è  più la mia  casa.
Compare , voglio morire
con onore  nel mio  letto.
Di  acciaio  , se  è  possibile ,
con  i lenzuoli  d'Olanda.
Non  vedi  che  ferita  ho
dal petto  fino  alla  gola?
Trecento  rose brune
porta  il tuo  bianco  sparato.
Il tuo sangue  zampilla  e odora
intorno  alla tua  fascia.
Ma io non  sono  più io,
né  la mia  casa  è più  la  mia  casa.
Lasciatemi  almeno  salire
fino  agli  alti  balconi.
Lasciatemi  salire!   lasciatemi,
fino  ai verdi  balconi.
Ringhiere  della  luna
da dove  rimbomba l'acqua.

*
Già  salgono  i due  compari
verso  le alte  balaustre.
Lasciando  una  traccia  di sangue.
Lasciando  una  traccia  di lacrime.
Tremavano  sulle  tegole
lampioncini di luna.
Mille  cembali di cristallo
ferivano l' alba.

*
Verde  que  te  quiero  verde,
verde  vento, verdi  rami.
I due  compari  salirono.
Il gran  vento  lasciava
in  bocca  uno  strano  gusto
di  fiele  , di  menta  e di    basilico.
Compare!  Dov'è  , dimmi,
dov'è  la tua  ragazza amara?
Quante  volte  t'aspettò!
Quante  volte  t'ha  aspettato,
viso  fresco  , neri capelli
su  questo  verde  balcone!

*
Sul  volto  della  cisterna 
si  moveva  la  gitana.
Verde  carne, verdi capelli,
occhi  di freddo  argento.
Un  ghiacciolo  di luna
la  regge  sull'acqua.
La  notte  si fece  intima
come  una  piccola piazza.
Guardie civili  ubbriache
battevano alla porta.
Verde  que  te  quiero verde.
Verde  vento  , verdi  rami.
La  barca  sul mare .
E il  cavallo sulla montagna.

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