c) Movimenti ecclesiali
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Tra i movimenti che più hanno inciso nel mondo cristiano lungo i secoli vi si possono annoverare le varie confraternite che si rifanno ognuno ad un carisma di qualche ordine religioso, qual sono gli oblati benedettini secolari che fanno capo all'ordine benedettino , i terziari che fanno discendere la loro origine dagli ordini mendicanti, e poi vi sono le associazioni moderne tra cui i carismatici , i neocatecumenali ed altri movimenti spirituali. Ognuno di questi movimenti ecclesiali è presente nella Chiesa con i suoi doni e partecipa attivamente alla diffusione del Vangelo:" Questo comportamento spirituale dei laici deve assumere una peculiare caratteristica dallo stato di matrimonio e di famiglia. di celibato o di vedovanza , dalla condizione di infermità, dall'attività professionale e sociale . Non tralasciono , dunque , di coltivare costantemente le qualità e le doti ad essi conferite corrispondenti a tal condizioni e di servirsi dei propri doni ricevuti dallo Spirito Santo"(CL56).
"Inoltre quei laici che, seguendo la propria particolare vocazione , sono iscritti a qualche associazione o istituto approvato dalla Chiesa , si sforzino di assimilare fedelmente la particolare impronta di spiritualità che è propria dei medesimi" (AA 54). Per arrivare ad incidere in profondità in questa attività missionaria assai proficua ed ardua, i laici impegnati in questi movimenti devono curare la loro vita spirituale in modo adeguato :" I laici consacrati all'apostolato hanno già a disposizione molti sussidi , cioè convegni , congressi , ritiri , esercizi spirituali , incontri frequenti, conferenze , libri , riviste , per una più profonda conoscenza della sacra Scrittura e della dottrina cattolica , per nutrire la propria vita spirituale e per conoscere le condizioni del mondo , e scoprire e impiegare i metodi adatti[...]. A questo fine sono pure stati eretti centri o istituti superiori che hanno già recato ottimi frutti[...]. Si erigano , inoltre , centri di" documentazione" e di studio , non solo in campo teologico , ma anche antropologico, psicologico, sociologico, metodologico,per meglio favorire le capacità d'ingegno dei laici, uomini, e donne, giovani e adulti, per tutti i campi di apostolato" (AA 32). L'istruzione è necessaria soprattutto ai nostri tempi in cui tanti laici sono assai colti nelle scienze cosiddette profane ma sono assai ignari della dottrina cattolica, pertanto
" il Concilio esorta i cristiani che sono cittadini dell'una e dell'altra città, di sforzarsi di compiere fedelmente i propri doveri terreni, facendosi guidare dallo spirito del Vangelo . Sbagliano coloro che, sapendo che qui non abbiamo una cittadinanza stabile ma cerchiamo quella futura , pensano di poter per questo trascurare i propri doveri terreni, e non riflettono che invece proprio la fede li obbliga ancora di più a compierli, secondo la vocazione di ciascuno . Il distacco , che si constata in molti,tra la fede che professano e la loro vita quotidiana , va annoverato tra i più gravi errori del nostro tempo . Perciò ho affermato che una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta" (CL59)
Il laico cristiano perciò non deve tralasciare la sua parte di eredità che è Cristo scegliendo la parte migliore (Lc 10, 41); deve coltivare la sua unione con Dio che è indispensabile per lavorare con profitto nella vigna del Signore." Questa vita d'intima unione con Cristo si alimenta nella Chiesa con gli aiuti spirituali , che sono comuni a tutti i fedeli , soprattutto con la partecipazione attiva alla sacra Liturgia , e questi aiuti i laici devono usarli in modo che, mentre compiono con rettitudine gli stessi doveri del mondo nelle condizioni ordinarie di vita , non separino dalla propria vita l'unione con Cristo , ma , svolgendo la propria attività secondo il volere divino , crescendo in essa"( CL 60). Naturalmente il laico non deve essere solo di ottima condotta cristiana , ma deve coltivare anche una vita integerrima nel quotidiano :" I laici facciano pure gran conto della competizione professionale , del senso della famiglia e del senso civico e di quelle virtù che riguardano i rapporti sociali , cioè la probità , lo spirito di giustizia , la sincerità , la cortesia , la fortezza d'animo, senza le quali non ci può essere neanche vera vita cristiana" (CL 60).
La vita di una associazione cristiana non esula da una vita attiva e partecipata della res pubblica. Già diversi membri di queste associazioni nella loro formazione culturale e spirituale non trascurano questo fattore politico che è assai importante per la Chiesa e la società . Nulla vieta che coloro che appartengono ad una associazione cristiana siano anche membri di un partito politico, con riguardo massimo ai valori cristiani pensiamo a diversi politici provenienti dall' Azione cattolica di Pio 11°.
A questo proposito i Padri sinodali si sono espressi su questa materia così:" Perché i laici possono realizzare attivamente questo nobile proposito nella politica[ ossia il proposito di far riconoscere e stimare i valori umani e cristiani], non bastano le esortazioni, ma bisogna offrire loro la dovuta formazione della coscienza sociale, specialmente nella dottrina sociale della Chiesa , la quale contiene i principi di riflessione , i criteri di giudizio e le direttrici pratiche [cfr. Congregazione per la Dottrina della Fede , Istruzione su libertà cristiana e liberazione, 72]. Tale dottrina deve essere già presente nella istituzione catechistica generale , negli incontri specializzati e nelle scuole ed università. Questa dottrina sociale della Chiesa è , tuttavia , dinamica, cioè adattata alle circostanze dei tempi e dei luoghi . è diritto e dovere umani ; tuttavia, la partecipazione attiva nei partiti politici è riservata ai laici"(CL. 60). "Questo Sinodo--leggiamo in una proposizione --fa appello al ruolo profetico delle scuole e delle università cattoliche e loda la dedizione dei maestri e degli insegnanti, al presente in massima parte laici , perché negli istituti di educazione cattolica possano formare uomini e donne in cui si incarni il "comandamento nuovo". La presenza contemporanea di sacerdoti e laici , e anche di religiosi e religiose , offre agli alunni un'immagine viva della Chiesa e rende più facile la conoscenza delle sue ricchezze [cfr. Congregazione per l'Educazione Cattolica, Il laicato educatore , testimone della fede nella scuola]" (CL 62)
Questi movimenti ecclesiali , di ogni tipo e astrazione , devono tener conto anche dell'ambiente in cui lavorano per la diffusione del Vangelo al momento della formazione dei laici. Nell'opera formativa un' attenzione particolare dovrà essere riservata alla cultura locale , secondo l'esplicito invito dei Padri del Sinodo :" La formazione dei cristiani terrà nel massimo conto la cultura umana del luogo , la quale contribuisce alla stessa formazione e aiuterà a giudicare il valore sia insito nella cultura tradizionale , sia preposto in quella moderna. Si dia la dovuta attenzione anche alle diverse culture che possono coesistere in uno stesso popolo e in una stessa nazione . La Chiesa , Madre e Maestra dei popoli , si sforzerà di salvare , dove ne sia il caso , la cultura delle minoranze che vivono in grandi nazioni" (CL 63). Questa formazione cristiana , a cui devono puntare i movimenti ecclesiali laici , non sarà completa se ciascuno dei membri non comprende il fattore , pur importante , della autoformazione otre che quello della formazione permanente in gruppi o associazioni.
Ognuno deve essere in grado di farsi una cultura cristiana e sociale per conto proprio per poi verificare nella sede adatta: per esempio , nel movimento o in altri ambienti dove sorge il problema di qualche punto dottrinale da chiarire. Bisogna inoltre esser autonomi nel giudizio e nella interpretazione delle leggi senza , naturalmente , sottrarsi al controllo dell'autorità ecclesiastica legittimamente costituita.
I Padri sinodali hanno ribadito:" Sia offerta a tutti la possibilità della formazione , soprattutto ai poveri, i quali possono essere essi stessi fonte di formazione per tutti" (CL 63) ed hanno inoltre esortato :" Per la formazione si usino mezzi adatti che aiutano ciascuno ad assecondare la piena vocazione umana e cristiana" (CL 63).
Come si è potuto constatare , il costituirsi dei movimenti laicali ha avuto lo scopo della formazione dei fedeli laici dalla Chiesa e nella Chiesa(CL 61). I laici così formati debbono prendere il loro posto in linea con i sacerdoti ed i religiosi nel difficile compito della evangelizzazione. Ognuno porterà le proprie ricchezze spirituali, apprese alla scuola di Cristo , non solo nell'assemblea domenicale ma anche nelle adunanze laicali dove si forgiano gli animi al combattimento contro le potenze del male . Ogni cristiano è un missionario ed egli ha fatto già una scelta di campo dove sarà impegnato anima e corpo al bene della Chiesa e dei fratelli. Va da sé che il soldato ha bisogno d' essere istruito nell'arte della lotta per tenere testa agli avversari ; tale formazione non è pertanto facoltativa ma obbligatoria . Una volta formato , il laico può formare altri per "inviarli" ( 2 Tim. 22). Il comando del Signore "andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo"( Mc. 16, 15), ormai lo si è compreso come un massaggio obbligatorio anche per i laici, i quali non possono sentirsi adatti al compito solo con la ricezione del battesimo , ma hanno bisogno urgente di istruirsi e venire formati su quanto la Chiesa ha detto ed insegnato lungo il corso della sua storia. Il cristiano non può attingere la scienza cristiana solo con l'atto del battesimo; egli ha una necessità impellente di sapere sempre di più perché gli avversari della nostra fede non dormono ( 1 Pt. 5,8), ma sono sempre svegli per far strage tra i dormienti e gli insicuri. I l vero cristiano finisce così con l'assumere il carattere del missionario e la forza del lottatore : il vero atleta di Dio.
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