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giovedì 30 luglio 2020

RABINDRANATH TAGORE POESIE: " L'AMORE "

30---7---2020

Dono

O  diletto , questa  mattina
con  le  mie stesse  mani
che  dono  potrò  farti?
Un  canto  mattutino?
L'aurora  stanca
sotto  i raggi  cocenti  del sole
si  piega  sul  suo  stelo;
finisce
il canto  della terra!

O  amico  , cosa  vuoi 
presso  la  mia porta
alla  fine  del  giorno?
Che  ti  porterò?
La  lampada  della  sera?
Vuoi  forse  portare  la luce  della  lampada
di un  angolo  solitario,
di un mondo  tranquillo
sulla strada  del tuo  cammino
in mezzo  agli   uomini?
Ahimè  ,  si  spegnerà 
al vento  della  strada!

Ho  io  il potere
di farti  un dono?
Siano  pur  fiori,
siano   pur  collane:
come  puoi  portare
il loro peso?
Certamente  un giorno  appassiranno
trasformandosi  in un  segno  di tristezza.
Quello  che  le mie  mani
depongono  nelle  tue  mani 
fuggirà  via
dalle  tue  dita  delicate;
cadrà  nella  polvere
divenendo  polvere.

Lascia  queste  cose
e a  tuo  agio
per  qualche  tempo  a primavera
vieni  a  passeggiare  spensierato
nel mio giardino;
a  un profumo  nascosto  e  sconosciuto
ti fermerai
stupito   , affascinato,  esultante;
quel dono  che ha  perduto  la via
sarà tuo.
Camminando  nella  mia  serra
meraviglie  stupiranno i tuoi  occhi;
vedrai  improvvisamente
una luce  piena  di colori,
tremante  e palpitante ,
staccarsi  dai  capelli  del  tramonto:
apparirà  una  magia  di sogno.
Quella  luce, quel  dono  sconosciuto
sarà  tuo!

Anche  il mio  dono  più  bello
si  rivelerà  come  un lampo
e sparisce  in un  guizzo;
non  dice  il suo nome ,
cammina  veloce per  la via
scalpitando e cantando.
Non  conosco  le sue vie  
ai  suoi  luoghi non  giungono 
né  la mano  , né   la voce.
Amico  , dona  quello  che  riceverai
nella vita
senza  chiedere  e senza  sapere;
quel dono è tuo

Santiniketan  , 25 dicembre  1914 , da  Balaka

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