580
Diedi me stessa a lui-
e lui presi, per paga-
il solenne contratto di una vita
fu in questi termini ratificato-
La ricchezza potrebbe disilludere -
ed io risultare più povera
di questo pensi il grande compratore-
il quotidiano possesso d'amore
deprezzare la visione-
finché il mercante compra - tuttavia -
resistono - nelle Isole Felici-
come favola , i carichi preziosi-
è reciproco il rischio - se non altro -
e lo fu per qualcuno anche il guadagno-
dolce pegno di vita- da pagare ogni notte-
ed insolvente ad ogni mezzogiorno-
584
Cessò di farmi male , così piano
che non colsi la fine dell'angoscia-
ma volgendomi indietro vidi solo
un'ombra che oscurava il mio sentiero-
né potrei dire quando s'alterò-
io che l'avevo indossata ogni giorno
fedele , come il grembiule d'un bimbo-
e ogni notte al suo gancio l'appendevo.
Non potei rintracciare quel dolore
annidato nei pressi, come gli aghi
che alle guance dei puntaspilli fissano
le donne dolcemente , per non perderli-
né che cosa l'avesse confortato -
pure - dov'era la desolazione-
ora va tutto bene - è quasi pace-
Nessun commento:
Posta un commento