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sabato 4 luglio 2020

TEOLOGIA DELL'OBLAZIONE BENEDETTINA di: Alferio Caruana 1 ----Teologia del laicato "

4--7--2020

c)   Movimenti  ecclesiali

La  Chiesa , in  tutti i tempi, soprattutto  dal Medioevo  ad  oggi  , ha  dato  spesso  il suo  beneplacito  a nuovi  movimenti  ecclesiali laici :" Salvo  la  dovuta   relazione  con  l'autorità  ecclesiastica, i laici  hanno il diritto  di creare  e  guidare  associazioni e dare  nome  a  quelle  fondate[.....]  I  fedeli   hanno   il diritto  di fondare  e di  dirigere  liberamente  associazioni  che  si  propongono  un  fine  di carità  o di pietà , oppure  associazioni che  si  propongano  l'incremento  della  vocazione  cristiana  nel  mondo ;  hanno  anche  il  diritto  di tenere  riunioni per  il raggiungimento  comune di  tali  finalità" (CL 29).  "Lo  Spirito  Santo  suscita  anche  altre  forme  di offerta  di se stessi  cui  si   dedicano  persone  che  rimangono  pienamente  nella  vita   laica"  (CL.  56).    "I   laici    possono  esercitare  l'attività  apostolica  o individualmente  o uniti  in  varie  comunità  o associazioni"   (AA  15  ).  Tra  queste   associazioni  in  primo luogo  vanno   considerate  quelle  che   favoriscono  e  rafforzano  una più  intima  unità  tra  la  vita  pratica  dei  membri e la  loro fede. Le  associazioni  non  sono  fine  a se stesse ,  ma  devono  servire  a  compiere  la  missione della Chiesa  nei  riguardi  del  mondo  ;  la  loro  incidenza apostolica  dipende  dalla  conformità  con  la finalità  della   Chiesa  e  dalla testimonianza   cristiana  e  dallo  spirito  evangelico  dei singoli  membri  e  di tutta  l'associazione"  (AA  19).
La  Chiesa  quindi non  esclude  nessuno dal  partecipare a questa  sua  missione  evangelizzatrice;  tutti  i fedeli  battezzati  sono  oggetto  delle  sue  premure  missionarie  senza  scindere  la fede dalla  vita  pratica  in tutti  gli  ambienti  dove  vivono  giornalmente  :    ogni cristiano  deve  vivere  la  vita  cristiana  secondo  la sua  vocazione  . Dice  a  questo  proposito  S.  Francesco  di Sales :" Nella  creazione  Dio  comandò  alle  piante  di produrre  i loro  frutti, ognuna "secondo  la  propria  specie"  (Gen. 1,11).  Lo  stesso  comando  rivolge ai cristiani,  che  sono  le  piante  vive  della    sua  chiesa perché  producano  frutti  di devozione, ognuno  secondo  il suo  stato  e  la  sua  condizione . La  devozione  deve  essere praticata in  modo   diverso  dal  gentiluomo, dall'artigiano , dal  domestico , dal principe,  dalla vedova , dalla  donna  non sposata e  da  quella  coniugata  .  Ciò  non  basta  , bisogna  anche  accordare  la  pratica  della  devozione  alle forze  , agli  impegni e ai  doveri  di ogni  persona. è  un  errore , anzi  un'eresia,  voler escludere  l'esercizio  della devozione  dall'ambiente  militare ,  dalla  bottega  degli artigiani,  dalla  corte  dei principi, dalle  case  dei  coniugati.  è  vero  ,  Filatea,  che  la   devozione  puramente  contemplativa , monastica  e  religiosa  può  esser  vissuta  solo  in  questi  stati,  ma,  oltre  a questi  tre  tipi  di devozione,  ve ne sono molti  altri  capaci di  rendere perfetti  coloro  che  vivono in condizioni secolari. Perciò  , dovunque  ci  troviamo , possiamo  e  dobbiamo  aspirare  alla  vita perfetta"(CL 96).  Ogni  movimento  ecclesiale  che  vuol  essere   proficuo  nella  Chiesa  deve  sentire  con  la  Chiesa , senza  creare delle  chiesuole  e ghetti  per  conto proprio  frazionandosi  come  è  avvenuto  nella  riforma  protestante .
La  nascita  di questi  movimenti  ecclesiali è stato  un bene  per  tutta  quanta  la  Chiesa, che  approva  tutti  i suoi  figli seriamente impegnati  nelle loro esperienze  spirituali , e  li spinge  a  continuare  sulla  stessa  strada :  " I  criteri    fondamentalmente  ora esposti  (il primato  dato  alla vocazione  di ogni  cristiano  alla santità;  la  responsabilità  di  confessare  la fede  cattolica;  la testimonianza  di una  comunione  salda  e  convinta  con  la Chiesa:  Papa , vescovi, sacerdoti ;  la  conformità  e  la  partecipazione  al  fine  apostolico   della  chiesa :  evangelizzazione)  trovano  la loro verifica  nei  frutti concreti  che  accompagnano  la vita  e le opere  delle  diverse  forme associative  quali: il gusto   rinnovato  per la preghiera , la  contemplazione , la vita liturgica  e sacramentale ;  l'animazione  per  il  fiorire  di vocazioni al matrimonio  cristiano, al sacerdozio  ministeriale , alla vita  consacrata;  la disponibilità  a partecipare  ai  programmi e alle  attività  della  chiesa a livello sia  locale si nazionale o  internazionale; l'impegno   catechetico  e la  capacità pedagogica  nel formare  i cristiani; l'impulso  a una  presenza cristiana nei  diversi  ambienti  della  vita  sociale  e  la creazione  e animazione di opere caritative , culturali e spirituali;  lo spirito  di distacco e di  povertà  evangelica  per  una  più  generosa  carità  verso  tutti;  la  conversione alla  vita cristiana  o il   ritorno alla  comunione  di battezzati  "lontani" (CL. 30). "I   Sacri  Pastori  , infatti, sanno  benissimo  quanto  contribuiscono  i laici al  bene  di tutta  la  Chiesa.   Sanno  di non  essere  stati  istituiti  da  Cristo  per  assumersi  da soli  tutta  la missione  della  salvezza  che  la Chiesa  ha  ricevuto nei  confronti  del mondo, ma  che il loro  magnifico  incarico  è  di  pascere i fedeli  e di  riconoscere  i loro  servizi  e i  loro  carismi, in  modo  che  tutti  concordemente  cooperano  , nella  loro  misura  all'opera  comune"(CL  32)
Non  si può  non essere  contenti  che  lo Spirito  quando  parla  alle  Chiese (Apoc.  2,7)  è  ancora  ascoltato , soprattutto  se si  considera  che  egli   spira  dove  vuole  e non  sai  da  dove  viene  e dove  va(Gv. 3,8). Ecco  perché  è necessario  il controllo della  Chiesa per  evitare confusioni  e contraddizioni(Ger. 31, 35;  1 Cor. 14, 33).   Unico  coordinatore  è lo Spirito di Dio . Per  questo  l'apostolo  Giovanni dice:" provate gli  spiriti  se vengono  da Dio"(1Gv. 4,1).  Egli  distribuisce i suoi  doni tenendo  conto  dell'uso  che  ne  farebbero  i riceventi.
continua-------------

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