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martedì 9 maggio 2023

La mia Africa di: Karen Blixen

9--5--2023
=Gli  indigeni  erano  l'Africa  in corpo  e sangue. L'alto  vulcano estinto  di  Longonot,  che  si  erge sulla  valle  del Rift ,  i grossi  alberi di  mimosa lungo  i fiumi ,  l'elefante  e la giraffa, non erano  vera Africa  più  di loro , figurette  sperdute in uno scenario immenso. Erano  espressioni diverse di  un'idea unica , variazioni sullo  stesso tema .  Non  un  ammassarsi  congeniale di  atomi   eterogenei,  ma  un  ammassarsi   eterogeneo  di   atomi congeniali , come  la   foglia di quercia e la ghirlanda  rispetto  all'oggetto  fatto  con legno  di quercia.  Noi,  coi  nostri  stivali  e la  nostra  eterna fretta ,  siamo  spesso  una  stonatura nel  paesaggio  .  I    negri invece appaiono  in perenne  armonia  con  esso:  quando  sono  in viaggio,    alti, snelli, scuri  e con gli occhi  scuri,  sempre  in fila  indiana,  tanto  che perfino  le grandi  vie  del traffico  indigene non   sono  altro  che  viottoli  , o quando  lavorano la terra o   pascolino le bestie o fanno    le loro  grandi  danze  , o  raccontano  una fiaba , è  l'Africa  che è  in  viaggio, che   danza  ,  che racconta . Sugli  altipiani , tornano   in mente  le parole del poeta:   
Sempre mi  è parso
nobile  l'indigeno
e  insulso  l'immigrato.

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