4----5---2023
=Non può negarsi ch'io non sia nato sotto gl'influssi di stella comica, poiché la mia vita medesima è una commedia, e qualor mi manchino argomenti o soggetti per nuovi intrecci, un'occhiata ch'io dia alla mia vita passata , trovo materia da lavorare e da farmi onore.
La maggior ricchezza che Dio m'abbia dato è una tranquillità di temperamento che mi fa resistere ad ogni prova . Guai a me, se non avessi avuto un simile temperamento quando aveva a fare con i commedianti.
Il mio morale è in analogia col fisico ; non temo né freddo né caldo, né mi lascio accendere dalla collera o inebriare dalla gioia.
Ecco la mia regola. Ho sempre cercato d'evitare le bassezze , ma non sono mai stato superbo. Ho soccorso , quando ho potuto , tutti coloro che hanno avuto bisogno di me; ho accettato senza difficoltà e ho anche chiesto senza arrossire gli aiuti che mi erano necessari.
In tutta la mia vita ho affrontato coloro che avevano buone o cattive ragioni per evitarmi ;e quando riuscivo a guadagnarmi la stima di un uomo mal prevenuto sul mio conto, consideravo un tal giorno come un trionfo per me.
Ho sempre guardato i miei compatrioti con sentimento d'amicizia. Essi sono sempre stati i benvenuti in casa mia ; più di una volta è vero , sono stato ingannato , ma i malvagi non mi hanno mai guastato il piacere di rendermi utile ; e mi lusingo che nessun italiano sia mai partito malcontento di me.
I due libri su' quali ho più meditato , e di cui non mi pentirò mai di essermi servito, furono il Mondo e il Teatro. Il primo mi mostra tanti e poi tanti vari caratteri di persone, che li dipinge così al naturale, che paion fatti apposta per somministrarmi abbondantissimi argomenti di graziose ed istruttive Commedie; mi rappresenta i segni , la forza, gli effetti di tutte le umane passioni; mi provvede di avvenimenti curiosi; mi informa de' correnti costumi; mi istruisce de' vizi e de' difetti che sono più comuni del nostro secolo e della nostra Nazione, i quali meritano la disapprovazione o la derisione de' Saggi; e nel tempo stesso mi addita in qualche virtuosa persona i mezzi con i quali la Virtù a codeste corruttele resiste, ond'io da questo libro raccolgo, rivolgendolo sempre, o meditandovi, in qualunque circostanza od azione della vita mi trovi, quando è assolutamente necessario che si sappia da chi vuole con qualche lode esercitare questa mia professione. Il secondo poi , cioè il libro del Teatro, mentre io lo vo maneggiando, mi fa conoscere con quali colori si debban rappresentar sulle Scene i caratteri, le passioni, gli avvenimenti, che nel libro del Mondo si leggono; come si debba ombreggiarli, per dar loro il maggiore rilievo e quali sien quelle tinte, che più li rendon grati agli occhi delicati degli spettatori. Imparo insomma dal Teatro a distinguere ciò ch'è più atto a far impressione sugli animi, a destar la meraviglia , o il riso, o quel tal dilettevole solletico nell'uman cuore, che nasce principalmente dal trovar nella Commedia che ascoltasi, effigiati al naturale, e posti con buon garbo nel loro punto di vista , i difetti e 'l ridicolo che trovasi in chi continuamente si pratica, in modo però che non urti troppo offendendo.
La verità è sempre stata la mia virtù preferita , e mi sono sempre trovato bene in sua compagnia. Essa mi ha risparmiato la pena di inventare la menzogna, e mi ha evitato il dispiacere di dover poi arrossire.
Carlo Goldoni
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