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lunedì 22 maggio 2023

Angelo Guglielmi da: "Avanguardia e sperimentazione 1964"

 22--5--2023
=La  crisi delle ideologie

Quali  sono i motivi  che hanno   provocato questo guasto  nel  meccanismo  della storia non è facile  appurare.  Forse  una  risposta  , anche  se parziale , possiamo  trovarla  nella  crisi  delle ideologie , altra caratteristica   inconfondibile  della nostra  epoca . Quando   parliamo  di crisi  delle ideologie  vogliamo  dire  che  è  in crisi  il valore esemplare  e normativo  delle ideologie .Di  tutte  le ideologie , oggi  esistenti  e pensabili . Nessuna   ideologia  oggi è  in grado  di offrire  una  interpretazione  esauriente del mondo  e allorché  allora  si  tenti  di utilizzarle  in questo  senso  non  possono  che produrre  falsi  significati.
Tuttavia  conviene  fare  una  precisione che  a  scanso  di equivoci non è  più  rimandabile . Se  il punto  di vista  ideologico non è  più  di aiuto  nella  sfera  dell'attività artistica , se  cioè  allo scrittore  l'ideologia  non serve ,  nel senso  che  non lo   aiuta  a dare  giusto  conto  della realtà (che  è ciò in cui  consiste  l'impegno  di uno scrittore ),  essa  è quanto  mai essenziale all'individuo dal punto di  vista  dell'esercizio del suo  impegno civile  e morale .  In   altre parole ,  se l'ideologia  non serve più  per dirci cosa  dobbiamo   pensare  del mondo , essa  ci serve e come  per dirci  come  dobbiamo  comportarci  in quanto  uomini  con  responsabilità  civili e sociali. L'ideologia è diventata  una specie  di galateo  del  vivere  sociale . Ora  stante  il valore praticistico  e strumentale cui  le ideologie si  raccomandano è inevitabile che  la nostra  scelta cada  su  quel  sistema ideologico in cui queste caratteristiche  appaiano  più  evidenti : e cioè  il marxismo. Che  dunque  intendiamo  come  un breviario  di norme  di comportamento.  Naturalmente la vitalità di  una  norma è relativa  al principio  che la  ispira.  Ed  è accettabile  nella misura  in cui  è accettabile  questo principio. Questa  dichiarazione parrebbe  di mettere in crisi il nostro discorso: essa  infatti  afferma la necessità  di accettare  un  principio  e quindi  una  interpretazione  del  reale quando  è proprio  sul  rifiuto  di questa  necessità (di questa  possibilità)  che  abbiamo  fin  qui  costruito  il nostro  discorso. Ma  le  norme  prescritte   dal marxismo   al di là  delle  giustificazioni  di prospettiva  da cui  dichiarato  di essere ispirate (e  che  in quanto  pretendono  di proporre una  idea del mondo non  sono  accettabili)  poggiano  anche  direttamente  sulle  ragioni  del diritto naturale , e cioè  su   quel tipo  di ragioni  che  si  pongono  nell'uomo come  esigenze insopprimibili e quasi  istintive  e non  come  portato  della  speculazione  intellettuale.

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