2--5---2023
Musica, sovra ogni cosa;
e perciò preferisci il ritmo impari,
più vago e più solubile nell'aria,
senza nulla che pesi o che posi.
è necessario poi che tu non scelga
le tue parole senza qualche svista;
nulla più caro della canzon grigia
dove l'incerto s'unisce al preciso.
Sono begli occhi ombreggiati da veli,
è la gran luce tremula del mezzodì,
è, in un tiepido cielo d'autunno,
l'azzurro brulichio delle chiare stelle!
Poiché vogliamo ancor la sfumatura;
non il color, sol la sfumatura .
Oh, la sfumatura sola disposta
il sogno al sogno e il flauto al corno!
Fuggi a gran forza l'arguzia assassina,
lo spirito crudele e il riso impuro,
che fanno pianger gli occhi dell'azzurro,
e tutto quell'aglio di bassa cucina!
Prendi l'eloquenza e torcile il collo!
E farai bene , in vena d'energia,
a moderare un pochino la rima .
Fin dove andrà, se non la si tien d'occhio?
Oh, chi dirà i torti della rima?
Qual bimbo sordo o quale negro pazzo
ci foggiò mai quel gioiello da un soldo
che suona vuoto e falso sotto la lima?
Musica , ancora e sempre!
Il tuo verso sia la cosa involata
che si sente fuggire da un'anima avviata
verso altri cieli, ad altri amori.
Il tuo verso sia la buona avventura
sparsa al vento increspato del mattino
che va sfiorando la menta ed il timo...
E tutto il resto è letteratura.
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