Cerca nel blog

domenica 14 maggio 2023

Kahlil Gibran "Il Profeta"

14---5--2023
=Allora   un  eremita  che visitava  la città  una volta l'anno, si fece avanti e disse :Parlaci del Piacere . 
Ed egli rispose:
Il piacere  è un canto di libertà,
    Ma  non è la libertà.
è la fioritura  dei vostri desideri,    
    Ma non è  loro frutto.
è una profondità che invoca  un'altezza ,
    Ma  non  è  né  il mare né il cielo.
è   l'ingabbiato  che prende il volo,
Ma  non è spazio racchiuso.
    In verità il piacere  è una canzone di libertà.
    E io  vorrei  proprio  che voi la cantaste con pienezza  di cuore, senza  però  perdere il cuore nel canto.
    Alcuni  dei vostri  giovani  cercano  il piacere  come  se fosse tutto , e  vengono  giudicati  e  biasimati.           Io  non li giudicherei , né  li biasimerei.  Li  lascerei  cercare.
Poiché  essi  troveranno  il piacere , e  non soltanto il piacere;  sette  sono  le sue sorelle , e  la più  insignificante fra  esse  è  più bella del piacere.
    Non  avete sentito  parlare di quell'uomo  che    scavando  nella terra  in cerca  di radici scoprì un   tesoro?
E  alcuni  anziani  ricordano i piaceri con    rimorso  come colpe  commesse nell'ubriachezza.
Ma  il rimorso è  il rannuvolamento    della     mente  e non il  suo  castigo.
Dovrebbero   ricordare  i loro piaceri con   gratitudine, come farebbero  per  il raccolto di    un'estate .  Però  se il  rammarico li conforta , lasciate che si    confortino.

    E   vi sono  quelli tra  voi  che  non sono  né  giovani    per cercare , né  vecchi per ricordare;
    E nella    loro paura di cercare e ricordare   rifuggono  da tutti i  piaceri  per timore di trascurare  o  di  violare lo spirito;
    Ma persino  nella loro rinuncia è il piacere ;    e così  trovano  anch'essi  un tesoro , sebbene cerchino  radici  con  mani tremanti.
    Ma  ditemi , chi  può offendere lo spirito?
Può l'usignolo  offendere il silenzio della notte , o la  lucciola  le stelle?
E  potrà  la vostra fiamma o il vostro fumo , opprimere il vento?  Voi  pensate che  lo spirito  sia  una  pozza  d'acqua  cheta    che si possa  agitare con un bastone?
Spesso  nel negarvi  un piacere non fate altro che immagazzinare il desiderio nei recessi del vostro essere .   E  chissà   che ciò  che sembra  omesso  oggi  non aspetti il domani?  Persino il vostro  corpo  conosce  il  suo  retaggio e  il suo legittimo  bisogno e non  si  lascerà  ingannare.
    E  il vostro corpo  è l'arpa  della  vostra anima , spetta  a voi  trarne dolce musica o suoni  confusi.

    E  ora in  cuore  vi chiedete:"  Come distingueremo, nel piacere , ciò che è buono  da ciò  che non è  buono?"
Voi andate nei  vostri  campi e giardini ,  e     apprendete che il piacere dell'ape consiste nel  raccoglier il miele dal fiore  .
    E  che anche  il piacere del fiore  consiste nel  cedere il suo miele  all'ape.
    Poiché  il  fiore  è  sorgente  di vita , 
    E  l'ape per il fiore è  un messaggero d'amore, 
    E per entrambi, ape  e fiore , il dare e ricevere  piacere è una  necessità  e un'estasi.
    Popolo  di Orphalese, nei vostri   piaceri siate come  le api e i fiori.

Nessun commento:

Posta un commento