Cerca nel blog

giovedì 11 giugno 2020

EMILY DICKINSON LE POESIE

11----6----2020

564

Era  giunto  il mio tempo di pregare   -
Ogni  altra  arte  --inutile  --
mancava  un  rudimento  alla  mia  tattica--
eri--Creatore--tu?

A  grandi  altezze cresce Dio ---chi  prega 
deve scalare orizzonti --così
m'incamminai  diretta  verso  nord
per  incontrare   questo  strano  amico--

Non  c'eran  segni  di una  sua dimora--
né  camino--né  porta che  aiutasse
a  conciliare  la sua  residenza--
Praterie  vaste  d'aria  non  interrotte  da  un  solo  colono--
fu  tutto  ciò  che  vidi--
Infinita --non  avevi tu  un  volto--
ch'io  potessi  guardarti?

563

Una  singola angoscia --in una folla--
sembra  una  circostanza  irrilevante--
ma  in  quell'unica  cerva
accerchiata  dai  veltri

si  consuma  il medesimo  terrore
che  legioni  d'allarme  in  fitta  schiera
balzando  sull'esercito  scatenato--
Molte  unità  compongono uno  sciame--

Negli  organi  vitali --sanguisuga--
la  scheggia nel polmone---
un'arteria  slabbrata---sono  mali
di per sé  non paurosi---

ma  possenti---se messi  in  relazione
a quella  situazione  irrevocabile--
un  processo  che  non  si può  arrestare 
dal  primo  moto che fu il suo  principio--

Nessun commento:

Posta un commento