b) Natura, Vocazione, Missione, Compito:
Vocazione---Il battesimo si consuma come oblazione con Cristo:
Il cammino vocazionale dell'oblato benedettino , come di ogni battezzato , è l'avviarsi al sacrificio , all'immolarsi , al guardare alla Croce non con tiepidezza ma con forza e gratitudine , poiché proprio grazie alla grande "follia" del Cristo l'oblazione condurrà attraverso il fuoco della purificazione , nelle acque di un nuovo battesimo che desterà l'uomo nuovo : morte e al contempo rinascita.
Il fuoco viene rappresentato dalla Parola di Dio "la spada dello Spirito "(Ef. 6, 17) spesso "efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio"(Ebr. 4, 12): fuoco che arde nel petto di ogni cristiano e lo illumina affinché possa essere "luce del mondo"(cfr. Mt. 5,14--16); poiché attinge di frequente alla lampada divina che perennemente rischiara i suoi passi(Sa. 118, 105:"Lampada per i miei passi è la parola , \ luce sul mio cammino")
In questo rinnovarsi sta il "morire al mondo", il "morire a se stessi" non in termini puramente fisici , che potrebbero nascondere pensieri ed azioni non certo consoni alla misericordia divina---di cui Vecchio e Nuovo Testamento sono pieni di esempi ---,ma bensì densi di oscure , diaboliche nature. La vocazione va infatti vista quale dono al Signore e offerta ai fratelli ; dono e offerta che si consolidano nell'essere viva testimonianza della Parola e dove il sacrificio si pone quale elemento di esame nei propri confronti e di Carità (cfr .soprattutto il termine in S. Paolo) verso la comunità dove l'oblato porterà il suo esempio.
Divenire dunque Messaggero di pace ; simbolo di negazione ai piaceri che conducono verso altri luoghi,ma non al piacere del donarsi per i propri amici e nemici come instancabilmente ci viene insegnato da Gesù, con quella Umiltà che è segno di maturità e grandezza interiore,e che fece dire a Maria ." Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto "(Lc, 1, 38) in questo Eccomi sta tutta la "legislazione"di colui che vuole che mettersi alla sequela di Cristo , senza porre ostacoli, senza richieste, ; qui , in questo vocabolo , è il vero "olocausto",la vera "morte"e al contempo la resurrezione. Il Cristo stesso, "Uomo dei dolori che ben conosce il patire"(Is. 53,3), si volse al padre :"se vuoi , allontana da me questo calice!"(Lc. 22, 42) ma immediatamente:"Tuttavia non sia fatta la mia , ma la tua volontà"(Ibid.). Tutto si doveva compiere e certamente il sacrificio di Cristo è quello dell'Uomo--Dio, irripetibile per l'uomo. Tuttavia diviene esempio , legge , punto di partenza per chi , come l'oblato benedettino , vuole immolarsi per il prossimo, divenendo "offerta eterna"(LG 12)
Una vocazione che viene dal disegno divino (Rm. 8, 28) e che con l'aiuto dello Spirito Paraclito deve essere accettata con gioia piena , con un ringraziamento che non avrà mai termine , poiché proseguirà nel poi, ma che in questo mondo darà all'oblato la possibilità di adempiere ad una "messa quotidiana" poiché :" Tutte le loro opere , le preghiere e le iniziative apostoliche , la vita coniugale e familiare , il lavoro giornaliero , il sollievo spirituale e corporale , se sono compiute nello Spirito , e persino le molestie della vita se sono sopportate con pazienza , diventano spirituali sacrifici graditi a Dio per Gesù Cristo[....] i quali nella celebrazione del Corpo del Signore(l 'Eucarestia) sono pissimamente offerti al Padre insieme all'oblazione del Signore e del suo Corpo Mistico. Così anche i laici operando santamente dappertutto come adoratori , consacrano a Dio il mondo stesso"(LG 34).
Oblati , dunque , anche come "operatori di pace", di pazienza , di bontà per essere riconosciuti nel mondo quali "figli di Dio"(Mt. 5,8)
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