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domenica 21 giugno 2020

TEOLOGIA DELL'OBLAZIONE BENEDETTINA SECOLARE di: Alferio Caruana "1---Teologia del laicato"

21---6---2020

b)  Natura, Vocazione,  Missione, Compito

Missione---Triplice  ufficio  del  battezzato:

Il  battesimo  fa  del  novello  cristiano  il   missionario  del Vangelo. Egli è  deputato  a farsi  araldo  della Parola  di Dio; e come  Cristo  anch'egli  diviene  profeta , re  e sacerdote, nel suo  essere parte  attiva  nella  vita  e  nell'attenzione  della Chiesa.
Con  tale  attiva  partecipazione  alla  vita  liturgica  e alle  opere  apostoliche della  propria  comunità , il laico  cristiano  conduce  con  dedizione la  sua  missione  di annunciatore  della   Parola  di Dio,  con  l'insegnamento del  catechismo  ;  e   quindi  , tutti i laici  , "mettendo  a disposizione  la loro competenza  rendono  più  efficaci  la cura  delle  anime  ed  anche  l'amministrazione  dei  beni  della  Chiesa(CL 33
Riprendendo  sopra, possiamo  dire  che   il laico  cristiano  è profeta  in quanto  deve  annunziare  la Parola  che  egli  ha  appreso  dalla  "bocca"  stessa  di Dio trasmettendola  ai  suoi  fratelli sparsi  in tutto il mondo. Egli  spesso  deve rimanere solo  perché  il suo messaggio  resta  sovente inascoltato , come  dice  il  profeta  Geremia:"E  non  mi  stettero  a sentire , non  mi diedero  retta  ma  andarono  dietro  ai  capricci  , alla  depravazione del  loro  cattivo  cuore, sono  andati  all'indietro  e non  in avanti  [.....] indurirono  la  loro cervice e fecero  peggio  dei loro padri . Ora  tu  dirai  loro  queste  cose ed essi  non  ti stanno  a sentire , li  chiamerai , e  non  ti  risponderanno"(Ger.  7, 23--28).
Il  profeta  quindi  non  dice  cose  che egli  stesso  ha  pensato , ma  ciò  che  egli  ha  ascoltato  e  sperimentato   nella  sua  unione  con Dio . è  spesso  anche  la  pietra  angolare (Sal .  117, 22)  e la  pietra  d'inciampo , centro  di  contraddizione (cfr.  Lc.  2, 34)  su  cui  si  costruisce  la Parola di Dio (Ger. 1,  10): egli  non  può  tirarsi   indietro  perché  il suo  messaggio  deve  essere indirizzato  agli uomini bisognosi di ascolto e di  testimonianza  autentica della Parola  di Dio ;  quanto  egli   dirà  è  credibile  perché  è la Parola  di Dio, ed egli  la trasmette  perché  essa  è  irresistibile. Il  profeta  non  deve avere  avere  paura  di  parlare(Ger.  1, 17) perché  è Dio  stesso  che  lo manda (Is. 6,9). Egli  dev'essere  come  uno  "scandalo" per  il popolo  di Dio , un  rimprovero  ed  un  incoraggiamento  verso  le vie  del Signore. Egli  sa  che  il  suo  compito  non è  facile  ma  sa  pure  che,  una  volta  accolta,  la Parola di  Dio  porta  frutto  a suo  tempo (Mt. 13,23). Ognuno  di noi  è  deputato  ad  essere  profeta  anche  in patria  dove  maggiori  saranno  il disprezzo  e  l'incredulità e dove  dovranno  apparire  "nella  speranza  che Dio  voglia  loro [  agli increduli]  concedere  di  convertirsi"(cfr. Mt.  13,57;  2Tim. 2, 25--26). Il profeta  è  usato  come  il Cristo  per  annunziare  parole  di vita e  non di morte;non  va  secondo  la moda  ma  scandisce  ciò  che  ha  ascoltato senza  nulla  cambiare  o modificare  . Essendo  parola  di vita  per  tutti  i  tempi  , la Parola  di Dio non  soffre la moda  anche  se è cosciente  che "Verrà  giorno , infatti,  in cui  non  si  sopporterà  più  la  sana  dottrina  , ma per  il prurito  di udire  qualcosa  , gli  uomini si  circonderanno  di maestri secondo le proprie  voglie, rifiutando  di dare  ascolto alla  verità  per  volgersi  alle favole"(2 Tim.  4, 3-4).  Tuttavia  il ruolo  del profeta  non  sarà concluso  se  non  quando  avrà  finito  di trasmettere  la Parola  di Dio  con quel  coraggio  che  viene  dal Padre e che  ben  viene  apostrofato  dal  profeta  Geremia:"non  ti  spaventare  davanti  a loro , perché  io  farò  in modo che  tu  non tema  la  loro presenza"(Ger. 1,7)  
Otre  ad essere profeta  il battezzato  è anche  re, poiché  erede  del  regno  dei cieli :"affinché  giustificati  per  la grazia  di lui ,  diventassimo in speranza  , eredi  della  vita  eterna  "(Tt  3,  7). Regno  verso  il quale  è  diretto , e  dove è invitato alla cena  del  gran Re , alla festa  delle nozze dell'Agnello (Apoc.  19,9)  . Sebbene il regno  di Dio non  è di quaggiù  -(Gv. 18, 36)  incomincia in terra  ;e "non è  questione di cibo e di  bevanda  ma  è  pace  e giustizia  e gaudio  nello S.  Santo "(Rom. 14, 7).  Un  regno  nel  quale  i  sudditi  sono  come  i figli  del  re; non schiavi(Gv.15,15) ma  commensali(Lc. 22, 30); e  dove  lo stesso Re  "  passerà a servirli"(Lc.  12, 37). Questo  è  il  privilegio  che tocca  ai  figli  del gran  Re, il Re  dei Re  e il Signore dei Signori(1Tim. 6,15 ;  Apoc.  19,16).  Vivere al  cospetto  del Re  e  servirlo , cioè  " amare   Deum  regnare est" (S. Agostino). L'apostolo  Paolo diceva ai  Corinzi:"  Già  siete  sazi  , già  siete  arricchiti , già  regnate  senza di noi. e  Dio  voglia  che  regniate  , affinché  noi  pure  regniamo  con voi"(1 Cor. 4,8).
Infine , il  battezzato  è anche  sacerdote . Cristo  stesso  è  il sommo sacerdote,  nel  suo  sangue  sancisce  la nuova  e definitiva  alleanza fra Dio e gli  uomini(Mt. 26, 28).  Il  sacerdote  deve  offrire  olocausti ( Gen. 14, 18) e  sacrifici  di  propiziazione;  ogni  religione  ha  il suo  sacerdozio  e le  sue  vittime , ognuno  di noi  deve  diventare  insieme  sacerdote  e vittima : olocausto a Dio  per  e con i fratelli: "pregate  fratelli affinché  il mio e il vostro  sacrificio sia  accetto  a Dio  Padre  Onnipotente"(Messale  romano);  e qui  sacerdozio  dei fedeli e sacerdozio  ministeriale  si  equivalgono nel  sacrificio per  eccellenza  del  Nuovo Testamento , che  non  si  esaurisce  sull'altare al termine  della  Messa,  ma  continua  il  suo  benefico influsso  durante tutta  la giornata . La  materia  per  il sacrificio  che  ognuno di noi ,  battezzati , deve  offrire  è quello  dei  sacrifici  spirituali :"per  la rigenerazione  e  l'unzione  dello Spirito  Santo, i battezzati  vengono  consacrati  a  formare  un tempio  spirituale e un  sacerdozio santo  per  offrire spirituali sacrifici"(1Pt 2,4-5). Tutti  i discepoli di Cristo  ,  perseverando nella  preghiera  e  lodando  insieme  Dio (At.  2, 42) offrono se stessi  quali  vittime  vive  e  sante  gradevoli  a Dio(Rm.  12, 1).  Il  sacerdote  pur  essendo  fuoco  che  arde  e brucia  lentamente , può  non  essere  all'altezza della  sua  vocazione:"Infatti  il profeta  e il  sacerdote  sono  immondi  e nella  mia  stessa  casa  ho  trovato  il loro male---dice  il Signore"(Ger . 23, 11),  tuttavia sa  che Dio non  può  stare  senza  sacrificio:"perché  da  levante  a ponente  il mio nome è grande fra  le nazioni,  e  in ogni  luogo  si  sacrifica  e si offre al mio  nome una  ostia  pura , perché  grande  tra  le  nazioni è il mio   nome"(Mal.  1, 11). I peccati  degli uomini devono  essere  espiati  ."[...] questo  è il  mio sangue [...] versato  per molti, in  remissione  dei peccati"(Mt. 26, 28). Cristo l'ha  espiati  per noi , ma  noi  dobbiamo  a  nostra  volta  associarci  a  lui  nello  espiarli(cfr. Col.1,24)


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