----Fatemi largo, signori miei, e lasciatemi tornare alla mia antica libertà: lasciatemi andare a ricercare la mia vita passata, per resuscitare da questa morte presente. Io non son nato per fare il governatore né per difendere isole e città assalite dai nemici. Io son più adatto per arare , zappare e propagginar le viti, che per far leggi e difender provincie e regni. San Pietro sta bene a Roma; e con questo voglio dire che ognuno deve fare il mestiere per cui è nato. A me mi sta meglio in mano una falce che uno scettro da governatore ; preferisco empirmi di panzanella che star soggetto alle piccinerie d'un medico impertinente che mi fa morir di fame ; e preferisco mettermi all'ombra di una quercia nell'estate, e insaccarmi , in un giubbone di pelle nell'inverno ma in piena libertà, che distendermi coi pensieri del governo in dei lenzuoli di tela d' Olanda, e vestirmi di martora e zipillino. Addio , dunque , signori miei, e dicano al Duca , mio signore , che nudo mi trovo e nudo son nato: non ho perduto né guadagnato . Voglio dire che son venuto al governo senza un soldo e senza un soldo me ne vo ; tutto al contrario di come son soliti ad andarsene i governatori delle altre isole .
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