1)Repubbliche presidenziali e parlamentari:
"L'esistenza d'un capo dello Stato ha il suo fondamento innanzi tutto in una ragione generalizzata e che trova riscontro in qualsivoglia maniera di Stati, cioè l'eterna e materiale affermazione del principio dell'unità dello Stato in antitesi alla varietà e particolarità degli organi di esso. Questo principio è comune così alla forma monarchica e repubblicana"(V. E. Orlando, Principi di diritto costituzionale).
Si hanno due possibili modi d'elezione del Presidente d'una repubblica. In Italia è stato accolto il principio della repubblica parlamentare. Se con una repubblica parlamentare ci si cautela contro il pericolo , da noi Italiani particolarmente sentito nel momento in cui ci davamo una nuova Costituzione , di riunire nelle mani d'un sol uomo le prerogative di capo dello Stato e di capo del potere esecutivo, non si può d'altra parte negare che gravi inconvenienti permangono in questo sistema d'elezione e in questa prevalenza del Parlamento.
Nella repubblica presidenziale , il presidente diventa più visibilmente capo della nazione; anche egli è però un magistrato elettivo e, per esempio negli USA , non è del tutto indipendente ; il Senato lo sorveglia nei suoi rapporti con le nazioni straniere e nella distribuzione degli impegni , in modo che non possa né corrompere né esser corrotto. Il popolo , eleggendolo , vuole affidargli anche il potere esecutivo , perché si riconosce il grande vantaggio della stabilità di questo. Per tutta la durata in carica(negli U.S.A. 4 anni ), il presidente dirige personalmente e direttamente il governo.
Invece in una repubblica parlamentare il presidente può venir considerato una figura di secondo piano; tutto il dibattito politico può svolgersi fra il primo ministro e il Parlamento , e ai ministri compete la funzione di governo nell'esercizio della quale essi non manifestano una volontà che possa dirsi comune anche al Capo dello Stato. Quando in Italia si dice" governo" non s'intende in alcun modo comprendervi il Presidente della Repubblica.
Se nella nostra Costituzione appare chiaramente la volontà di rifuggire da un regime presidenziale , è però altresì chiaro che al Presidente non si è voluta conferire una funzione puramente simbolica.
Quando un ministero è rovesciato o comunque si dimette , spetta al Capo dello Stato di risolvere la crisi e di nominare il nuovo governo . è vero che il nuovo governo dovrà poi ottenere il consenso delle Camere , ma la delicata funzione del Presidente della Repubblica consiste per l'appunto nel curare , specialmente con la scelta del primo ministro, la formazione d'un governo in grado di ripresentarsi con successo alle Camere.
Nel caso d'insanabile disaccordo fra le Camere e il governo , è in potere del Capo dello Stato di sciogliere le Camere , rimettendo la soluzione al corpo elettorale .
"D'altronde è da tenere presente che in nessuna ipotesi il potere del Capo dello Stato è del tutto illimitato. Deve sempre sentire prima i presidenti delle Camere , deve ottenere , per la nomina del nuovo presidente del consiglio che controfirmi l'atto di scioglimento , la controfirma del presidente del consiglio uscente , deve inoltre prendere il provvedimento solo perché lo ritiene conforme alla volontà popolare . Ossia non sarà mai un atto dittatoriale, ma piuttosto un atto inteso a rendere operante la Costituzione ed eventualmente a impedire la dittatura del partito al potere, il quale , ad esempio , non voglia consentire una nuova e a lui probabilmente contraria consultazione elettorale . Si aggiunga la fiducia che è da riporre nella persona che riveste l'alta carica di Capo dello Stato, e il fatto che, ove di detto potere facesse uso per perseguire finalità antidemocratiche, ne sarebbe possibile la messa in accusa per violazione della Costituzione , e si dovrà riconoscere che vi sono sufficienti garanzie contro ogni abuso di simile eccezionale potere"(Belladore Palieri)..
Auguri per il 2 giugno, festa della repubblica, a tutti gli italiani; è una festa fuori dall'ordinario, siamo in lutto per tutti i cittadini italiani, che ci hanno lasciato nel corso della pandemia. La speranza, di una rinascita, possa risplendere nei cuori di tutti gli italiani. Voglio ricordare, come alla fine della seconda guerra mondiale, le condizioni dell'Italia erano ancora molto più gravi di quelli di oggi, eppure i nostri nonni , i nostri genitori , senza un centesimo in tasca, hanno avuto il coraggio di ricominciare, di costruire l'Italia nostra. Solo insieme possiamo ripartire, solo insieme saremo veramente forti. Abbiamo dimostrato un alto grado di civiltà, dobbiamo continuare.
L'Italia è il cuore pulsante della civiltà e della cultura europea, come tale dobbiamo sentirci cittadini europei, ed italiani. Auguri!
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