2---9--2019
Come il giardino ha la sua campana
nella vigna e veglia, così Signore
sono una campana in mano tua
e notte, Signore, della tua notte.
Vigna, pascolo, vecchio frutteto
podere che primavera mai obliò
fico che persino tra pietre
di marmo fa mille frutti; emana
profumo la tua tonda ramaglia.
E non chiedi se sono desto;
senza paura, dissolti negli umori,
salgano a me quieti i tuoi abissi.
Solo prima di crearli Dio parla agli uomini
poi lascia muto la notte con loro.
E così parla , parole buie
nuvole , prima che la loro vita inizi:
Spirito dai tuoi sensi, va'
fino all'orlo del desiderio
e porgimi una veste.
Cresci,incendio, dietro alle cose
così che le loro vaste ombre
mi coprono tutto.
Lascia accadere ogni cosa :bellezza e terrore.
Andare si deve :nessuno affetto è troppo lontano.
Non lasciarti dividere da me.
Vicino è il paese
che chiamano vita.
Lo riconoscerai
dal suo rigore.
Dammi la mano.
Terra che ti fai buia, paziente sopporti le mura.
Forse permetti alle città di vivere ancora un'ora,
ne concedi due alle chiese e ai chiostri solitari,
ne lasci cinque al travaglio dei credenti
e per sette contempli il contadino al lavoro-;
prima di tornare foresta , acqua , rigoglio selvatico
nell'istante dell'inafferrabile paura
quando chiederai a ogni cosa
la tua immagine incompiuta.
Dammi un po' di tempo ; voglio amare le cose in modo nuovo
e farle degne di te e grandi.
Voglio solo sette giorni, sette
su cui nessuno abbia mai scritto,
sette giorni di solitudine.
Chi riceverà il libro che li raccoglie
rimarrà chino sulle sue pagine.
Oppure sarà nelle tue mani
e lo scriverai tu stesso
Schiamazza la luce nelle cime del tuo albero,
vane diventano le cose , variopinte
e solo a giorno spento ti ritrovano.
Stende il crepuscolo, tenerezza dello spazio,
mille mani sopra mille teste
e quel che è estraneo diventa pio.
Solo così , solo con questo dolcissimo gesto
vuoi tenerti accanto il mondo.
Togli la terra dai suoi cieli
per sentirla sotto le pieghe del tuo manto.
Sei così sommesso e lieve
che chi ti dedica altisonanti nomi
già dimentica che gli sei vicino.
Dalle tue mani alte come montagne
s'innalza , a dare legge ai nostri sensi,
con fronte buia la tua silente forza..
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