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lunedì 16 settembre 2019

DANNI ALLA SALUTE DA ERRATO STILE DI VITA: alimentazione di: Pina Maria Speranza Raciti

16--9--2019
L'assunzione  di  alimenti  risponde  ad  uno dei bisogni elementari  di ogni essere  vivente,compreso l'uomo.  In  condizioni  di  naturalità  essa  ha  lo scopo di fornire   l'energia  necessaria  per la  vita  vegetativa e di relazione, nonché il materiale  plastico  per l'accrescimento  ed il ricambio  dell'organismo.
L'apporto calorico  degli alimenti  deve  essere  sufficiente  a   coprire il  fabbisogno a riposo(metabolismo basale)  ed  il consumo  energetico per le  diverse attività   della  vita  di relazione, compresa  l'attività lavorativa. Le   calorie  necessarie  per il mantenimento  del metabolismo  basale  variano  con  l'età, il sesso,  il peso  e la  statura, così come  è  diverso  il consumo   energetico in rapporto all'intensità   della  attività  fisica.  L'alimentazione , oltre  a  soddisfare  il fabbisogno  energetico  con  le  calorie, deve  assicurare  un apporto  di  proteine, che  si  calcola  in 70 g al  giorno per l'umo adulto ed in 60 g  per la  donna.  Di  queste una  parte deve essere  di origine   animale,  di maggiore  valore  biologico ai fini dell'apporto  di  aminoacidi  essenziali per l'organismo.    I grassi non  devono essere  presenti per più   del  30 %  delle calorie  totali.  I   carboidrati  complessi (  amidi)  devono essere  i più rappresentati e devono fornire dal 45%  al 55% delle  calorie totali, mentre  lo zucchero deve fornire meno  del 10%.  Devono  essere  introdotte  sufficienti  quantità  di vitamine  liposolubili  e idrosolubili, di minerali e  di fibre indigeribili(non meno di 30 g al giorno).  Per il mantenimento del migliore stato di salute è necessario  che  l'alimentazione sia:
= sufficiente  e non  eccessiva, tale  da assicurare  l'apporto  energetico  necessario  secondo  i bisogni  delle singole persone  senza  andare oltre;
=bilanciata: ,l'apporto energetico deve essere   da  un  equilibrato  rapporto  tra  glucidi, proteine  di origine  animale  e vegetale, grassi  , e  devono  essere  presenti  le vitamine, i minerali.
=varia,  perché  solo  in una  ampia  integrazione  della  vasta  gamma dei diversi alimenti  è possibile  trovare  presenti  in modo  equilibrato  ed  armonico  tutte  le sostanze  necessarie  ai  fini  strettamente  nutrizionali  e    quelle  prive  di valore  nutritivo , come le fibre  indigeribili, ma  ugualmente  utili per il  mantenimento  dell'equilibrio  dell'organismo.
L 'aumento del reddito  e la  larga  disponibilità  di alimenti   vari , ricchi  ed appetibili  ha  determinato  negli ultimi anni  un notevole  aumento  dei consumi  alimentari , in Italia.  Non solo è aumentato il consumo totale   di calorie  al di là  delle quantità  raccomandate , ma  vi è stato  anche  , e  persiste un  eccessivo  consumo  di proteine  e di grassi  , specialmente  di origine  animale(carne, burro, uova).
MALNUTRIZIONE:
Per malnutrizione  si deve intendere  l'assunzione  di alimenti  sia in difetto sia in eccesso rispetto  alle esigenze fisiologiche . Il difetto o l'eccesso  possono  riguardare   globalmente  tutte  le  componenti ovvero   uno  o più  delle sostanze  nutritive e degli elementi essenziali.
Malnutrizione   per difetto:
Nei paesi sviluppati , si  possono  avere  stati  di  denutrizione  in  alcune  persone  per  l'esasperata  e  patologica ,  ricerca di snellezza.  Più  frequente  possono  essere  alcuni stati carenziali  che  riguardano   particolari elementi come  il ferro , il  calcio,e lo iodio, ed alcune  vitamine.
La carenza  di ferro  , con stati anemici, nei bambini, e nelle donne  in età  feconda(favorita  dalle  perdite  di sangue   mestruale);insufficiente carenza di calcio è frequente   negli anziani per il ridotto consumo di alimenti   che ne sono ricchi(latte  e latticini);   frequente carenza  di vit. B1 e, in misura minore  di vit. C, acido pantotenico  e  vit.  B12 negli anziani.
Malnutrizione  in eccesso:
La   malnutrizione in eccesso è  propria  dello stile  di vita   dei  paesi sviluppati  e  consiste   in una  introduzione  eccessiva  di tutte le  componenti  alimentari, con  particolare  preponderanza  di grassi e proteine  di origine  animale  , accompagnata  da eccessiva assunzione  di sodio  come  cloruro di sodio(sale  da cucina).
Conseguenza  è il sovrappeso,  che si associa  spesso  all'ipercolesterolemia. Da varie  indagini emerge una  stretta   dipendenza  dei   valori medi  di colesterolemia  dai  consumi  di alimenti, con  particolare riguardo  per i  consumi  di grassi  animali  e  per il rapporto  acidi  grassi  saturi\ acidi  grassi  insaturi: la  colesterolemia( con  particolare  riguardo  per  le  LDL       ) è  tanto più elevata   quanto   maggiore  è  il  consumo  globale   di alimenti  e  quanto  maggiore  è  la  componente  lipidica, mentre  è   più  bassa  ( con  più elevati  livelli  di  HDL)  quando  l'apporto  calorico  è  più  ridotto  e  vi  è una  minore componente  lipidica, con  preponderanza  di   grassi  vegetali  (oli vegetali) e  conseguente  rapporto a  favore degli acidi grassi insaturi.
Malattie  correlate  con  l'alimentazione  in eccesso:
=DIABETE    NON INSULINO  DIPENDENTE(diabete  mellito  2):
Il diabete non  insulino dipendente , oltre  ad un  fattore  predisponente  familiare, riconosce  nell'obesità  il  principale  fattore di rischio.  In questo  tipo di diabete  non   vi è diminuzione  di insulina, ma resistenza alla  sua  azione indotta  dall'obesità, principalmente per la riduzione   del numero di recettori  cellulari  e per  modifiche  recettoriali. Responsabili  dell'obesità  e  del conseguente  aumentato rischio  di  diabete   sono l'eccessiva  assunzione  di calorie  e  l'inattività  fisica, che determino accumulo di grasso.

=CARDIOPATIA   ISCHEMICA:
Dei tre  fattori  di rischio  maggiori  per la  cardiopatia    ischemica, due, l'ipercolesterolemia e l'ipertensione, sono  direttamente  in  rapporto  con  l'alimentazione. I livelli  di  colesterolo  totale  sono, mediamente  , più  elevati  negli obesi ,  mentre  sono  più  bassi i livelli  di HDL. Essi  si modificano in senso  favorevole  (diminuisce la colesterolemia ed  aumentano  le  HDL)  quando  si fa  una riduzione  di alimenti, con  particolare  riguardo  per  i  grassi  saturi.

=ICTUS  CEREBRALE:
Il principale fattore  di rischio  per l'ictus  cerebrale  è l'ipertensione,che, a  sua volta  ,è  influenzata dal  consumo eccessivo  di sale  nella  dieta, e dal sovrappeso.  Una  congrua  presenza  di calcio e di potassio svolge  un  ruolo protettivo.

=CANCRO DELLA  MAMMELLA:
Fra  i fattori  di rischio  noti per il cancro  della mammella, l'unico modificabile  è l'obesità.Dati epidemiologici  indicherebbero nella componente lipidica della  dieta, il fattore responsabile   delle  modificazioni che  favoriscono la  trasformazione  e  la  promozione   neoplastica. Sono  state ipotizzate  variazioni  nel  contenuto  lipidico  della   parete cellulare che  ne  altererebbero  la  permeabilità , alterazioni del sistema  immunitario , modificazioni  della  flora batterica  intestinale  che, unitamente  alla  maggiore produzione    di acidi  biliari, porterebbero ad un aumento  di  sintesi   di cancerogeni nell'intestino.

=CANCRO  DELLO STOMACO:
Tra  i fattori  alimentari si è data molta importanza, ai  nitrati che  , ridotti  a  nitriti  per  intervento  di  batteri  del  cavo orale  e  dello stomaco(in condizione di ipocloridria), possono  dar luogo  a  formazioni  di nitrosammine, la cui azione  cancerogena  sarebbe  favorita  dall'atrofia  gastrica indotta  da una  eccessiva  ingestione  de sale.
La  vit. C  avrebbe azione  protettiva  perché  limita  la riduzione  dei nitrati a  nitriti.

=CANCRO DEL COLON:
Tra    i fattori  alimentari, si  è  data importanza  ai  grassi , come  favorenti  la  cancerogenesi,ed  alle fibre  , alle  vitamine  A ed  E  ed al  calcio, come  protettivi.  Le  fibre si dividono in: fibre solubili(mucillagini, gomme , pectine) ed  in fibre insolubili(cellulosa, emicellulosa, lignina).
Le fibre   insolubili, presenti  nei cereali  e nelle verdure, accrescono  il volume  della  massa  fecale , idratandosi  moderatamente, e conferiscono  ad essa  una  consistenza  più  omogenea  e  morbida , il che  facilita  e  rende  più  veloce  il transito  intestinale. Tutto  ciò  ha  l'effetto  di diluire i cancerogeni  fecali  e di ridurre  il tempo di  contatto  con  la mucosa  intestinale.
Le  fibre solubili , presenti  specialmente  nei legumi , nelle patate , nella frutta ,si rigonfiano  assorbendo acqua  ed  assumono  consistenza  gelatinosa  contribuendo  a dare  volume  e  morbidezza  alle feci.Inoltre  essi  hanno la capacitò di fissare i cancerogeni fecali  prodotti  nell'intestino a  partire   da  acidi biliari  per azione batterica.  Le  modificazioni  del pH conseguenti all'abbondanza  di fibre  induce una  preponderanza  di specie  batteriche  acidofili  produttrici  di acidi grassi  a  catena  corta  con  proprietà  inibitrice  sulla cancerogenesi.
Sostanze  protettive  negli alimenti:
Una  alimentazione congrua , varia ed equilibrata è essenziale  per il benessere fisico; è  necessario che   vengano  consumate   quotidianamente alimenti ricchi di sostanze   conosciute  per le loro proprietà protettive.
Acidi grassi insaturi:
Essi svolgono azione protettiva  nei riguardi delle malattie cardiovascolari.  Gli effetti protettivi  derivano   dalla loro capacità  di abbassare il livello di colesterolo LDL,di ridurre la trombogenesi e  di espletare  un'azione  antiartmica.  Sono: acido grasso monoinsaturo, l'acido  oleico,  sia  da  acidi  grassi  polinsaturi, come l'acido linoleico. Il primo è abbondante nell'olio d'oliva.

Sostanze  antiossidanti:
Vitamine:  E,  C, A,  dal beta carotene, dal selenio.  Bloccano  i  processi  di perossidazione  ed  antagonizzano  sia  i processi  aterosclerotici, sia la  cancerogenesi

Fibre indigeribili:
Fibre solubili:  frutta  ,verdura, ortaggi, pane pasta.
Fibre insolubili:  crusca
Le fibre  solubili, hanno  la  capacità   di legare  le sostanze  nutrienti, e  specialmente i grassi  , nel lume intestinale , sicché   ne rallentano  l'assorbimento , con  una conseguente  modulazione  della produzione  di sali biliari  che non si riversano massicciamente nell'intestino.
Le fibre indigeribile  ,svolgono  azione  antiaterogena  e protettiva  nei riguardi  del cancro del grosso intestino.

Sostanze  anticancro:
Le  sostanze  anticancro meglio conosciute sono:
La  vit. C,  abbondante  negli agrumi, frutta  fresca, verdura;
Carotenoidi, precursori della vit. A,  nella  frutta  e negli ortaggi  pigmentati  in giallo, arancione  e rosso;
Vitamina  E  nelle verdure  a  foglia  verde  e nell'olio  di oliva;
Indoli e fenoli, nelle  brassicacee(cavoli, broccoli, cavolfiori,);
Fibre indigeribili  , composti organosolforati, aglio, cipolle;
Calcio, latte , formaggi;
Selenio,grano.

sono certa  che il linguaggio può essere un po  difficile da comprendere, ma mi auguro che questa difficoltà possa essere superata.
Il sovrappeso, l'aspetto florido , non è sinonimo di buona salute; mentre trovo assurdo il fatto che  ,la dieta mediterranea, così famosa nel mondo, sia poco  conosciuta dal popolo italiano.
Un cambiamento nello stile di vita ,in questo caso ,l'alimentazione, non solo è salvaguardia della propria  salute, ma è segno di rispetto, e di una possibile azione umanitaria positiva per quella parte del mondo che  muore letteralmente di fame.

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