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mercoledì 12 agosto 2020

RAINER MARIA RILKE POESIE "IL LIBRO DELLE IMMAGINI"

12---8---2020

Colui  che   contempla

Io   negli  alberi  leggo  le  tempeste

che  da  giorni  ormai  tiepidi

battono  alle  spaurite  mie finestre,

e odo  la   lontananza dire  cose

che  non  so    senza  amici sopportare,

non  so  senza  sorella  amare.


Allora  la tempesta  che  tramuta le forme

traversa  il bosco e  traversa  il tempo ,

e tutto  è  come  senza età  :

come  un  versetto  dei salmi  il  paesaggio

è  nota  fonda  e peso  e  eternità.


Con   che  deboli forze  noi  lottiamo ,

ciò  che  contro  noi  lotta  come  è grande;

se noi, più  simili alle cose , ci  lasciassimo

piegare  come  loro  dalla  grande tempesta,-

diventeremmo  vasti  e senza  nome.


Piccola  cosa  è ciò  che  noi  vinciamo,

e lo  stesso successo ci  fa  piccoli .

L' Eterno  e  Straordinario  non  vuole  

esser  da noi piegato  . Tale  è l'Angelo

che  apparve  ai  lottatori

del Vecchio  Testamento;

quando  i nervi  dei  suoi  antagonisti

nella lotta  si  tendono  metallici,

sotto  le dita  egli  li sente

come  corde  di  melodie profonde.


Chi  da  quest' angelo  fu  sopraffatto

che  così  spesso  rinunzia alla lotta,

è lui  che  esce  a testa alta  e grande

da  quella  dura  mano  che,  come  per  plasmarlo,

al suo corpo  aderiva.

E  le  vittorie  non  lo  tentano.

Crescere  è per lui  :  esser  fino in  fondo

da  una  forza  sempre  più  grande vinto. 

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