30--8--2020
b) Relazione dell'oblato con il monastero
2) Inserimento dell'oblato nella comunità monastica
Gli Statuti al n. 1 dichiarano :" Con l'oblazione [.....] il cristiano entra a fare parte di una comunità monastica in maniera reale , sebbene non allo stesso titolo dei monaci".
Questo numero degli Statuti ha fatto sorgere un problema molto discusso e sentito dagli oblati , e cioè un loro inserimento più incisivo nella comunità monastica dove essi hanno emesso la loro oblazione (St. 7, 8, 9, 10, 14); va dunque chiarita la posizione dell'oblato in seno alla sua comunità.
La prima cosa che l'oblato deve ricordare è che egli va nel monastero perché incomincia a pensare in termini di santificazione sua personale ; e dato che non vive questa sua vocazione da solo ha come aiutanti principali i monaci, che sono a sua completa disposizione . Se il suo progresso spirituale gli viene garantito (St. 3, 4; RSBc. 3 ), egli può procedere a qualcosa di più tangibile.
Questo qualcosa è il contatto fisico sia con la comunità monastica che con gli altri oblati ; dai momenti di preghiera , a quelli di lavoro(St. 12) o di relax: momenti che possono essere sfruttati dall'oblato per inserirsi sempre più nella comunità . Società nella Società e dove l'amore evangelico deve prendere il posto delle piccole intese , delle umane simpatie , delle meschine incomprensioni, dei gretti giochi qualunquistici, degli sguardi e sorrisi ipocriti; tutto si deve fondere sul comandamento "Amerai il tuo prossimo" e grazie a lui potremo guadagnare il regno dei cieli.
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