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martedì 4 agosto 2020

TEOLOGIA DELL'OBLAZIONE BENEDETTINA SECOLARE di: Alferio Caruana " 2 ---L'OBLATO BENEDETTINO SECOLARE"

4---8---2020

a)  L'oblazione  nello spirito  della Regola  di S. Benedetto

2)  Punti  salienti  della  Regola  di  S. Benedetto

                        Contemplativa (  dal punto di vista  ascetico-mistico)

h) Umiltà

Legata  all'obbedienza  è la  virtù  dell'umiltà.  S. Benedetto  dice che il  primo  gradino  dell' umiltà  è l'obbedienza  senza  indugio  di coloro  che non hanno  nulla  di più caro  a  Cristo(RSB c. 5). Anche qui  S. Benedetto  rafforza  ciò  che  insegna  al discepolo con le  Scritture :"  Chi si umilia  sarà  esaltato  e chi  si esalta  sarà umiliato"  (Lc. 14, 11);  l'umiltà  è verità , "la   saggezza  è  degli umili" (Prov. 11,2); bisogna  davvero  guardarsi  dal  rincorrere  il vanto  disprezzando  l'umiltà.  Convinto  del bene  immenso  che  è l'umiltà S. Benedetto la  vede  raggiungibile salendo una scala  di dodici gradini , scala  i cui poli  sono il corpo e l'anima (cfr.  Gen. 28, 12; S. Bernardo , De  gradibus  humilitatis   et  superbiae) .      
S. Benedetto è certo che  la  conversione  dell'uomo vecchio (metanoia)  passa  attraverso  questa  virtù fondamentale  dell'ascesi  cristiana , dove  la  compunzione (la  consapevolezza dei  propri  falli, peccati ecc.) è  la forma  più  palese all'occhio  di Dio.  
L'umiltà  essenzialmente  si pone  in questi  precisi termini: l'uomo deve  convincersi  delle sue  velleità  nei  confronti di Dio, e  di  non poter mai essere  completamene indipendente  ed autonomo  da Dio da  giungere a  dichiararne la morte; poiché  questo  passaggio  è  fondamentale per  aprire  un dialogo  con Dio interrotto  il giorno  in cui  Adamo  credette di poter  fare a meno  di Dio e della  sua legge trasgredendola. Si  potrà  ancora  colloquiare con Dio nel  momento in cui l'uomo accetterà  la  supremazia  di  Dio su di sé . Il monaco  e l'oblato  devono  giungere  a questa  consapevolezza  confidando  in Dio che  non inganna(Lc. 5,5).
Nei  primi  sette  gradini  dell'umiltà  ( o " indizi"  come  li chiama  Cassino),  S. Benedetto  cerca  di formare  l'interno del suo   discepolo illuminato  dalla fede con  un crescendo  dello Spirito , ma  tuttavia  non sempre  in  continua  ascensione  a causa  della  natura umana con  la sua  tendenza  al   regresso  e a  incominciare  daccapo. I  gradini non  sono  tanto una scalata quanto un cammino a  tastoni (appunto nel buio della fede), non  un cammino  ascensionale  , verticale quanto  un cammino  quasi  orizzontale .  Dall' ottavo  al dodicesimo  gradino  S. Benedetto  traccia anche la  fisionomia del monaco per  quanto  riguarda  il suo  atteggiamento  esterno ,  specchio   dell'interno.
I gradini  dell'umiltà  spingono  fino  all'eroismo  dell'abnegazione  , riecheggiando  l'ammonimento  del Signore ."Se qualcuno  vuol  venire  dietro  a me rinneghi se stesso, prenda  la sua croce e mi segua"(Mt.  16, 24).  Queste  sono  le  condizioni  indispensabili per imitare fruttuosamente  il  Signore  : una  morte  quotidiana  a se stessi(1  Cor.  15,31). In  tali condizioni il Signore  è disposto  a scendere  per  conversare  con  l'uomo che  diventa  l'amico  di Dio , l'uomo di Dio (Sal. 138). All'atteggiamento dimesso  dell'umiltà subentra  quello  filiale dell'amore (RSB c. 7);  coronamento  di tutto  è l'atto supremo  della  follia  della croce(1 Cor. 1,23)

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