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mercoledì 5 agosto 2020

TEOLOGIA DELL'OBLAZIONE BENEDETTINA SECOLARE di: Alferio Caruana " 2---L0OBLATO BENEDETTINO SECOLARE"

5---8---2020

a)  L'oblazione  nello spirito  della Regola  di S. Benedetto

2)  Punti  salienti  della Regola  di S. Benedetto

                      Contemplativa(dal punto di vista  ascetico--mistico)

i)  Silenzio

Altra  virtù  necessaria  non solo per il monaco  ma per  tutti coloro  che  desiderano  avanzare  nella vita spirituale  è il silenzio  : atmosfera  di Dio  e condizione  per ascoltare la Sua voce :" la condurrò  nel deserto  e lì parlerò  al suo cuore"(Os. 2,  14). Tanta  è  la gravità  del silenzio che bisogna   guardarsi  anche  dalle  cose  buone  come  dice il Profeta :" Custodirò  le mie vie  per non  peccare  con  la mia lingua  .  Posi  sotto  guardia  la mia bocca ....ammutolii   e mi   umiliai, e  di  cose  anche  buone  non  parlai"(Sal.   39, 2-3).  Il perché  ?  "Nel  molto  parlare  non  si sfugge  il  peccato"(Prov.  10,  19),  e  anche  :"  La  morte  e la vita  sono in potere  della lingua"  (Prov.  18, 21) .     è  dunque  oltremodo  prudente  misurare  e ponderare le parole , poiché  abbandonarsi  alle  chiacchiere  non è  da saggi , infatti:" L'uomo dalle  molte  chiacchiere   cammina  senza  direzione sulla  terra"(Sal.  139,12). Il parlare  troppo  può  ridurre  il tempo  per  riflettere sulla  Parola , sul  mondo , su se stessi . Ma  la  ricerca  va  oltre  , verso  il silenzio interiore  nella  lotta con  il  persistere del  "chiacchierio" che  risiede in ogni  essere;   e S. Benedetto  chiede  che :" In  ogni  tempo  il monaco  deve  conservare il silenzio" (RSB  c. 42); dire  poche  e assennate  parole 8c. 7, 119  ; l'uomo saggio lo si conosce  dalle  poche  parole (ibid.)  ; ed  è  caratteristico  di questa  filosofia nonché  teologia  monastica il fatto  che  diverse  statue  raffigurano  S. Benedetto con l'indice  sulle labbra.
Sin  dal Prologo S. Benedetto  avverte a stare  attenti  ai  peccati  della   lingua:" Chi  non  dice inganno con  la sua  lingua"(Sal. 14, 3) condizioni per abitare nella tenda  del Signore degli eserciti. Poi ai  capitoli 4; 7, 9-11;  49 indica il silenzio come  un momento  d'ascesi  intensa ; in  altri (cc. 3, 38,  42, 48, 52, 68)  viene  chiesto  il silenzio per motivi pratici e di  carità,  oppure  , quando  viene  ingiustamente vessato  e provato , il monaco tace  confidando nell'aiuto di Dio(cc. 7, 4, 68).


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