Cerca nel blog

martedì 22 ottobre 2019

OSSI DI SEPPIA di : Montale 4°

22--10--2019

=Meriggiare  pallido  e assorto
presso  un  rovente  muro  d'orto,
ascoltare  tra  i  pruni  e  gli  sterpi
schiocchi  di  merli, frusci  di serpi.

Nelle  crepe  del  suolo  o  su  la  veccia
spiar  le file  di  rosse  formiche
ch'ora  si  rompono  ed  ora  s'intrecciano
a  sommo  di minuscole  biche.

Osservare  tra  frondi  il  palpitare
lontano  di  scaglie  di mare
mentre  si  levano  tremuli  scricchi
di  cicale  dai  calvi  picchi.

E  andando  nel  sole  che  abbaglia
sentire con  triste  meraviglia
com' è   tutta  la vita  e  il suo  travaglio
in  questo  seguitare  una  muraglia
che  ha  in cima  cocci  aguzzi  di bottiglia.


=  Non  rifugiarti  nell'ombra
di quel  fòlto  di  verzura
come  il falchetto  che  strapiomba
fulmineo  nella   caldura.

è ora  di  lasciare  il  canneto
stento  che  pare  s'addorma
e  di  guardare  le  forme
della  vita   che  si  sgretola.

Ci  muoviamo  in  un  pulviscolo
madreperlaceo  che  vibra,
in  un  barbaglio  che  invischia
gli occhi  e  un  poco  ci sfibra.

Pure , lo senti,  nel  gioco  d'aride onde
che   impigra  in  quest'ora  di   disagio
non  buttiamo  già  in  un  gorgo  senza  fondo
le  nostre  vite  randage.

Come  quella  chiostra  di rupi
che  sembra sfilaccicarsi
in  ragnatele  di  nubi;
tali  i  nostri  animi  arsi

in  cui  l'illusione  brucia
un fuoco  pieno  di  cenere
si  perdono  nel  sereno
di  una  certezza : la luce.


=a  K.
Ripenso il tuo sorriso, ed  è  per me  un'acqua  limpida
scorta  per  avventura  tra  le  petraie  d'un greto,
esiguo  specchio  in cui  guardi  un'ellera  i suoi  corimbi;
e su  tutto  l'abbraccio  d'un  bianco  cielo  quieto.

Codesto  è il mio ricordo; non saprei  dire , o  lontano,
se  dal  tuo  volto  s'esprime  libera  un'anima   ingenua,
o  vero  tu  sei  dei  raminghi  che  il  male  del mondo estenua
e  recano  il loro  soffrire  con  sé  come un  talismano.

Ma  questo  posso  dirti,  che  la tua  pensata  effigie
sommerge  i crucci  estrosi  in  un'ondata  di calma,
e  che  il tuo  aspetto s'insinua  nella  mia  memoria  grigia
schietto  come  la cima  d'una  giovinetta  palma......

Nessun commento:

Posta un commento