18--10 2019
1
Voi ch' ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond' io nudriva 'l core
in sul mio primo giovenile errore
quand'era in parte altr' uomo da quel ch' i' sono:
del vario stile in ch'io piango et ragiono,
fra le vane speranze e 'l van dolore,
ove chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.
Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo , onde sovente
di me medesimo meco mi vergogno;
et del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto,
e 'l pentèrsi, e 'l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.
2
Per fare una leggiadra sua vendetta,
et punire in un di ben mille offese,
celatamente Amor l'arco riprese,
come buon ch'io nocer luogo et tempo aspetta.
Era la mia virtute al cor ristretta
per far ivi et negli occhi sue difese,
quando 'l colpo mortal là giù discese
ove solea spuntarsi ogni saetta.
Però, turbata nel primiero assalto,
non ebbe tanto ne' vigor ne' spazio
che potesse al bisogno prender l'arme,
overo al poggio faticoso et alto
ritrarmi accortamente da lo strazio
del quale oggi vorrebbe , et non pò, aitarme.
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