10--10--2019
Alba
Nella profonda notte universale
che appena contraddicono i fanali
una raffica perduta
ha offeso le strade taciturne
come presentimento tremulo
dell'alba orribile che fa la ronda
ai sobborghi smantellati del mondo.
Curioso dell'ombra
e impaurito dalla minaccia dell'alba
rivissi la tremenda congettura
di Schopenhauer e di Berkeley
che dichiara che il mondo
è una attività della mente,
un sogno delle anime,
senza base ne' proposito ne' volume.
E già che le idee
non sono eterne come il marmo
ma immortali come un bosco o un fiume,
la dottrina citata
assume un'altra forma nell'alba
e la superstizione di quell'ora
quando la luce come un rampicante
va a implicare le pareti dell'ombra,
piegò la mia ragione
e tracciò il mio capriccio seguente:
Se sono prive di sostanza le cose
e se questa numerosa Buenos Aires
non è altro che un sogno
che ergono in condivisa magia le anime,
c'è un istante
in cui pericola tumultuosamente il suo essere
ed è l'istante rabbrividito dell'alba,
quando sono pochi coloro che sognano il mondo
e soltanto alcuni nottambuli conservano,
cenerina e appena abbozzata,
l'immagine delle strade
che completeranno poi gli altri.
Ora in cui il sogno pertinace della vita
corre pericolo di rottura,
ora in cui sarebbe facile a Dio
uccidere del tutto la Sua opera!
Ma di nuovo il mondo si è salvato.
La luce deambula inventando sporchi colori
e con qualche rimorso
della mia complicità nel risorgere del giorno
sollecito la mia casa ,
attonita e glaciale nella luce bianca,
mentre un uccello trattiene il silenzio
e la notte consumata
è rimasta negli occhi dei ciechi.
Benares
Falsa e fitta
come un giardino riprodotto da uno specchio,
l'immaginata urbe
che non hanno visto mai i miei occhi
intesse distanze
e ripete le sue case irraggiungibili.
Il brusco sole,
lacera la completa oscurità
di templi , letami, carceri , patios
e scalerà i muri
e splenderà in un fiume sacro.
Ansimante
la città che oppresse un fogliame di stelle
trabocca l'orizzonte
e nel mattino pieno
di passi e di sonno
la luce va aprendo come rami le strade.
Giuntamente albeggia
in tutte le persiane che guardano l'oriente
e la voce di un muezzino
rattrista dalla sua alta torre
l'aria di questo giorno
e annuncia alla città dei molti dei
la solitudine di Dio.
(E pensare
che mentre gioco con dubbiose immagini,
la città che canto , persiste
in un luogo predestinato del mondo,
con la sua topografia precisa,
popolata come un sogno,
con ospedali e caserme
e lenti viali
e uomini di labbra marce
che sentono freddo ai denti.)
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