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martedì 12 maggio 2020

DA: "I PARADISI ARTIFICIALI" di: CHARLES BOUDELAIRE

12--5--2020
IL  POEMA   DELL'HASCISC
dal  capitolo 4

Devo  spingere ancora  più  avanti l'analisi  di questa   vittoriosa  monomania? Devo spiegare come, sotto  il dominio del  veleno , il mio uomo si  costituisca  ben  presto centro  dell'universo?  Come  divenga l'esemplificazione  vivente ed  esasperata del  proverbio secondo  cui  la passione attribuisce tutto  a se  stessa? Egli  crede nella  propria  virtù  e nel proprio genio:  non è  facile  indovinare la conclusione ? Tutti gli oggetti circostanti  costituiscono altrettante suggestioni che  agitano  in lui un  mondo di pensieri , tutti più  coloriti ,  più  vivi, più sottili che mai,  e  rivestiti  d'una pàtina   magica.  " Queste  magnifiche  città -egli pensa-  dove  i  superbi edifici sono  scaglionati in profondità  come  negli  scenari;  queste  belle  navi  dondolanti dalle  acque  della  rada  in un ozio nostalgico,  che  sembran tradurre  il nostro  pensiero: quando  partiremo  per la felicità?  ;  questi  musei che  rigurgitano di belle  forme  e di  colori inebrianti;  queste   biblioteche in cui  sono  accumulati  gli  sforzi  della  Scienza  e i sogni  della Musa; queste donne incantatrici, rese ancor  più  maliose  dalla  scienza dell'abbigliamento e  dall'economia  dello sguardo ;  tutte queste cose  sono  state  create  per me, per me, per me!  Per  me  l'umanità  ha lavorato , è stata  martirizzata , immolata ; per  servire di  pascolo , di  pabulum, alla mia  implacabile fame  d'emozione, di  conoscenza e di  bellezza!".  Ometto il resto , limitandomi  all'essenziale. Nessuno si  stupirà che  un  pensiero  finale, supremo , scaturisca dal cervello del  sognatore: "Io sono diventato  Dio!"; che  un grido  selvaggio , ardente , gli prorompa dal petto  con  tale  energia , tale  potenza d'impeto che,  se  gli  atti  di volontà e di  fede d'un uomo ebbro  avessero una  reale  efficacia, questo grido  farebbe  precipitare gli angeli disseminati per  le vie del cielo; "Io  sono un  Dio!".  Ma  in  breve  questo  uragano  d'orgoglio si  trasforma in  un  clima  di  beatitudine calma , muta , riposata,  e  l'universalità degli  esseri si  presenta  colorita  e come  illuminata da  una  sulfurea  aurora. Se  per  caso  un  vago  ricordo s'insinua nell'anima di  questo  deplorevole  individuo beato---"E  se  esistesse  un altro Dio?"---siate sicuri che  egli  si  ergerà  dinanzi  a quello , ne discuterà i voleri , lo affronterà senza terrore . Chi  è  quel  filosofo francese che, per  deridere le moderne  dottrine tedesche , diceva:" Io sono un  dio  che  ha  pranzato male"? Questa  ironia non avrebbe  nessuna  presa  su  uno  spirito  ghermito  dall'hascisc; egli  risponderebbe tranquillamente :"Può  darsi  che io  abbia  pranzato male, ma  sono un Dio".

Dal  capitolo   5:

Ma  l'indomani! il terribile  indomani! tutti  gli  organi  afflosciati , affaticati , i nervi allentati, gli  irritanti accessi di  voglia di piangere , l'impossibilità  di  applicarvi a un  lavoro continuato, vi  ammoniscono crudelmente  che  vi  siete  abbandonati  a un  giogo proibito. L'orrida  natura , spoglia degli splendori del giorno prima , somiglia ai  malinconici resti  di  una  festa. Soprattutto la volontà, la  più  preziosa  di tutte  le  facoltà , è  intaccata . Si  dice--ed è  quasi vero -- che  questa sostanza non causi  nessun  danno  fisico; nessun  danno  grave , almeno . Ma  si può forse  affermare che un uomo incapace d'agire  e  atto soltanto  ai  sogni stia  veramente bene, quand'anche tutte  le sue  membra siano in  buone condizioni?  Ora,  noi  conosciamo  abbastanza  la natura  umana  per  sapere  che  un  individuo  il quale  può  , con  una   cucchiaiata  di  confettura, procurarsi  istantaneamente  tutti  i beni del cielo e  della  terra  , non  se  ne  guadagnerà  mai  la  millesima  parte  con  il lavoro.  Ci  s'immagina  uno Stato in cui  tutti  i cittadini si  ubriacano di  hascisc? Quali  cittadini!  Quali guerrieri!  Quali legislatori!  Perfino  in Oriente , dove  l'uso della  droga  è  tanto  diffuso  , alcuni  governi  hanno  compreso  la necessità  di  metterla  al bando. In realtà  è  vietato all'uomo , pena lo scadimento e  la  morte intellettuale, di sovvertire  le condizioni primordiali della sua   esistenza  e  di rompere l'equilibrio delle  sue  facoltà con  l'ambiente  in cui  sono  destinate ad agire  ; in altre parole  , di  modificare il suo destino per  sostituirvi  una  fatalità   di  nuovo  genere.  Ricordiamoci  di  Melmoth , quel  mirabile  simbolo .  La  sua  spaventosa  sofferenza consiste nella  sproporzione  tra  le sue  stupende facoltà , acquisite  istantaneamente in  forza  d'un patto  satanico, e  l'ambiente nel  quale , come creatura  di  Dio , è  condannato a vivere.  E  nessuno di coloro  ch'egli vuole  sedurre  acconsente  a  comprare da lui , alle  medesime  condizioni , il suo  terribile privilegio.   Effettivamente , chiunque  non  accetti le condizioni della  vita, vende la propria anima.   è  facile cogliere il rapporto esistente  tra  le creazioni sataniche dei  poeti e  le creature  viventi che  si  sono  dedicate agli eccitanti.   L'uomo  ha  voluto essere  Dio;  ed  eccolo  ben presto  , in  virtù  d'una  incontrollabile  legge  morale, caduto  al disotto  della  sua  natura  reale.  è  un'anima  che  si vende  al minuto.

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