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martedì 26 maggio 2020

PENSIERI SULLA POLITICA ITALIANA : di Stefano Jacini 1889

26---5---2020

 Parlamento  e decentramento   amministrativo

[Stefano  Jacini  espose fin  dal  1889  la necessità di  fare  del Parlamento  un organo  chiamato  a  discutere  solamente dei  problemi  generali  dello Stato, libero  dalle  pressioni  degli  interessi  locali  che  trovano la loro  naturale  sede  di discussione  negli enti  locali.]

In Inghilterra  il Parlamento è chiamato  a  decidere solo dei  grandi  interessi  dello Stato , un' infinità di  pubblici  interessi  sviluppatesi  indipendentemente per forza propria ;  il governo  è  responsabile direttamente verso  la  rappresentanza  nazionale ;   ma,  la  rappresentanza  nazionale  non  occupandosi  che  di  grandi  interessi  pubblici,  la  stabilità  del potere  esecutivo  viene  assicurata  dal fatto  che  una  divergenza  fra  il Parlamento  e i  governanti  circa  i criteri  direttivi  della  politica  , è  in  grado  di  sbalzare   questi  dal seggio.
Il  sistema  rappresentativo  , ma  non  a  forma  parlamentare , è adottato  in monarchie , come  per esempio  , l 'Austria-Ungheria  e la Germania, e  in repubbliche  , come  per esempio , gli Stati  Uniti di America e la Svizzera.  Nelle  une  e  nelle   altre , sotto  forme  affatto  diverse , i  ministri  sono  responsabili verso  il  paese , ma  in modo indiretto ;  quindi  essi  vengono sottratti  alle  piccole  incessanti  possibili  insidie dei  membri  della    rappresentanza nazionale e  rimangono  esposti  soltanto  agli  assalti  di essi  ,  quando  la lotta  si  riferisca  a gravi   questioni.
Invece la  Francia (repubblicana  e monarchica, la differenza   della forma  di governo  poco  importa  per  l'argomento in questione)  diede  l'esempio  , seguito  poi  dagli  altri popoli latini, di un sistema  parlamentare all'inglese ,    ma  senza le istituzioni  inglesi, colla  responsabilità  diretta  e  immediata  dei  ministri verso  i rappresentanti  della nazione;  mentre  poi  tutta  quanta  la  pubblica  amministrazione  del  paese  viene  a  far  capo  al  governo  centrale , vale  a dire  , a quei  ministri  appunto.  Di  là  un  connubio  mostruoso  che  doveva  diventare  una  fonte  inesauribile  di  pubbliche  spese , un  modo  inevitabile di  falsare la  vita  pubblica  , una  causa  permanente di  instabilità  di governo e un  fomite  di  corruzione  ; in   quanto  che,  quando  non  esista  qualche  grande  preoccupazione  patriottica  atta  a  produrre una  diversione  , il frutto  dell'anzidetto   connubio si è  quello  di trasformare  i  rappresentanti  della  nazione  (sotto pena  , in caso di rifiuto, di  non essere  rieletti) in  agenti   sollecitatori  degli interessi  dei  propri  elettori.Poiché   tutti  quegli  interessi  fanno  capo  al governo  centrale  , a  loro  volta  i ministri  sono  esposti  a  dover  cedere  , il più  delle volte   con  danno  del  pubblico  erario  e spesso  anche  della   giustizia  , davanti alla  coalizione  dei  deputati  sollecitatori  , sotto  pena  altrimenti  o  di  sacrificare  interessi politici  maggiori , che  per  prevalere hanno bisogno  di quei voti , o  di cadere .  Di  là  finalmente la tendenza  incessante  delle Camere elettive  a invadere , a  trasformarsi  in Convenzioni  nazionali  e  ad  esautorare l'altro  ramo  del Parlamento, il  potere  esecutivo  , la stessa magistratura.
Così  viene  a  guastarsi  ad  un tempo  la vita  politica e  l'indirizzo  della  amministrazione dello Stato.
Quali  risultati  diretti  e  indiretti  , un  tale  sistema  ibrido , ch'io  chiamo  appunto    regime  pseudo--parlamentare,  può  produrre  , lo  attestano  in  coro  la  Francia,  la Spagna,  il Portogallo,  la  Grecia,  e  l'Italia.
Il  parlamentarismo, per  sé  medesimo  , nulla  racchiude che  non  possa  acconciarsi agli  anzidetti  paesi , ma  ciò  a  patto  che  si faccia  luogo  ad  un  profondo  decentramento  amministrativo; al  che  non  si  volle  ricorrere.
Insomma  quei  due  termini sono  incompatibili. Tutto  il male  consiste  nell'averli  voluti associare  .  O  si  vuol  conservare il sistema  parlamentare , e  allora è  necessario  un  profondo  decentramento  amministrativo ;  o si  vuol  fruire  d'una  buona   amministrazione  accentrata, e  allora  si deve  regolare   diversamente  la responsabilità  del potere esecutivo  verso  la  rappresentanza nazionale.  Riferirsi  agli  usi  parlamentari  inglesi  per  applicarli al nostro  pseudo -parlamentarismo  equivale  a  commettere  un  abuso  d'astrazione.

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