Il Sacro Concilio, volendo rendere più intensa l'attività apostolica del Popolo di Dio, con viva premura si rivolge ai fedeli laici, dei quali già altrove ha ricordato la parte propria ed assolutamente necessaria che essi hanno nella missione della Chiesa( AA Proemio); " immenso è il campo di apostolato che si apre nell'ordine nazionale ed internazionale, dove specialmente i laici sono ministri della sapienza cristiana"(AA 14); "coltivino costantemente il senso della diocesi , di cui la parrocchia è come una cellula , sempre pronti, all'invito del loro Pastore ad unire anche le proprie forze alle iniziative diocesane. Anzi, per venire incontro alle necessità delle città e delle zone rurali , non limitano la loro propria cooperazione entro i confini della parrocchia e della diocesi, ma procurino di allargarla all'ambito interparrocchiale , interdiocesano , nazionale o internazionale, tanto più che il crescente spostamento delle popolazioni, lo sviluppo delle mutue relazioni e la facilità delle comunicazioni non consentono più ad alcuna parte della società di rimanere chiusa in se stessa. Così abbiamo a cuore le necessità del Popolo di Dio sparse su tutta la terra"(AA 10), ma anche al di fuori della Chiesa con i fratelli di tutte le religioni e anche quelli senza alcuna pratica religiosa :" Quanto all'apostolato per la evangelizzazione e la santificazione degli uomini, i laici debbono essere particolarmente formati ad instaurare il dialogo con gli altri credenti o non credenti, per annunziare a tutti il messaggio di Cristo" (AA 31).
Il cardinale C.M. Martini , arcivescovo di Milano(7 maggio 1988), ha detto in proposito :
" è necessario un grande sforzo di formazione e di catechesi per mettere i laici in grado di affrontare le impegnative responsabilità in modo più competente e con strumenti adeguati di discernimento. Solo così i laici potranno mettere a disposizione della Chiesa e dell'animazione evangelica del mondo le loro energie e le loro capacità che sono spesso utilizzate solo in minima parte con un impoverimento generale della testimonianza a Gesù da parte della Chiesa".
Il decreto conciliare Apostilicum Actuositatem al n. 4 spinge il laico battezzato ad associarsi a delle confraternite cristiane per laici in modo da avere una maggiore preparazione e responsabilizzazione ecclesiale per poter agire in profondità e con successo.
Tra le tante associazioni e gruppi di laici cristiani impegnati ed operanti nella Chiesa si possono annoverare gli oblati benedettini secolari(cfr. gli Statuti), i quali , battezzati anch'essi come tutti i laici cristiani, si presentano in seno alla Chiesa portando il contributo del carisma benedettino: amore alla Parola di Dio, meditata e vissuta nella liturgia , insieme ad un silenzio e raccoglimento religiosamente pregni di Dio(R S B CC. 6; 42). Tutte queste qualità l'oblato benedettino secolare le può esercitare sempre e molto di più se egli assume uno dei tanti ministeri ecclesiali a disposizione nella Chiesa:" I pastori pertanto , devono riconoscere e promuovere i ministeri , gli uffici e le funzioni dei fedeli laici, che hanno il loro fondamento sacramentale nel Battesimo e nella Confermazione e per molti di loro nel Matrimonio(CL 23).
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