Decreti ---legge e leggi delegate.
Nello Stato moderno, la vastità e l'urgenza dell'azione possono dar luogo a improrogabili esigenze , che inducono all'invasione del campo di partenza del potere legislativo da parte del potere esecutivo. Si hanno perciò decreti --leggi e leggi delegate o decreti legislativi.
Specialmente nel tempo successivo alla prima guerra mondiale , il Governo , continuando in una consuetudine instaurata durante la guerra , legiferava mediante propri provvedimenti in qualunque materia , privando con ciò le Camere della loro precipua e più gelosa funzione. Tali provvedimenti ebbero il nome di decreti--leggi, volendosi con ciò significare che la forma era di atto del potere esecutivo, ma la loro forza era di legge.
Oggi la Costituzione ha posto un freno a tale abuso. L'art. 77 dispone che i decreti--legge debbono essere emanati soltanto " in casi straordinari di necessità ed urgenza ". Il Governo ne assume la responsabilità, ed essi hanno soltanto provvisoriamente forza di legge, poiché debbono nel giorno stesso della loro emanazione esser presentati alle Camere per la loro conversione in legge , e se le Camere sono sciolte dovranno essere appositamente convocate e riunirsi entro cinque giorni.
Esistono materie così vaste e d'indole così strettamente tecnica , come ad esempio la compilazione
d'un nuovo codice, che non potendo essere elaborate e discusse attraverso il lento procedimento parlamentare , vengono affidate al Governo. Si hanno allora leggi delegate o decreti legislativi. Anche per questi la Costituzione ha posto dei limiti(art. 76), poiché :
1) debbono essere preventivamente stabiliti i principi e i criteri direttivi;
2) la delegazione deve esser data per un tempo limitato;
3) la legge di delegazione deve indicare oggetti definiti.
La funzione politica del Parlamento:
La più alta funzione politica delle Camere consiste nel voto sulla mozione con cui vien data o revocata la fiducia al governo . Ma , quasi ad ogni passo che il governo compie , ha bisogno della fiducia delle Camere , le quali esercitano per l'appunto un vigile e continuo controllo sul suo operato.
Occorre distinguere fra i mezzi con cui viene esercitata l'attività politica e quelli con cui viene esercitata l'attività legislativa , di cui ora abbiamo detto.
L'attività politica si svolge per mezzo di mozioni, interrogazioni, interpellanze e inchieste , che sono tutti atti rivolti ad esercitare il controllo sull'operato del governo.
La mozione , che di solito si conclude con un voto, contiene un invito al governo a prendere una disposizione o ad assumere una certa linea di condotta , oppure un plauso o un biasimo al governo o a un parlamentare o a una commissione parlamentare . Si distingue dalle altre , per la sua spiccata importanza politica , quella con cui si accorda o si revoca la fiducia al governo.
Con le interrogazioni,ci si rivolge a un ministro per averne chiarimenti , che di solito sono dati oralmente.
L'interpellanza , invece , non si esaurisce nella semplice domanda se un fatto sia vero, o in una richiesta di chiarimenti, ma si riferisce ai motivi e agli intendimenti dell'azione governativa , e può in seguito trasformarsi in mozione .
Le inchieste , che si compiono , di regola , per mezzo d'una commissione appositamente nominata, hanno il fine d'indagare su fatti o situazioni di cui il Parlamento voglia avere approfondita notizia. La Costituzione parla soltanto d'inchieste e non accenna agli altri modi, ora detti , coi quali si svolge il controllo parlamentare e che sono stabiliti nei regolamenti delle due Camere..
è stato creato dalla Costituzione (art.75) un organo che ha funzioni che potremmo chiamare ausiliarie in materia legislativa:
il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
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