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martedì 3 marzo 2020

LETTERATURA DEL 900 VINCENZO CARDARELLI

3--3--2020

Adolescente
Su  te,  vergine  adolescente,
sta  come  un' ombra  sacra.
Nulla  è  più  misterioso
e  adorabile e  proprio
della  tua  carne  spoglia.
Ma  ti  recludi  nell'attenta  veste
e abiti  lontano
con  la  tua  grazia
dove non  sai  chi  ti  raggiungerà.
Certo  non io. Se  ti veggo passare
a  tanta  regale  distanza,
con  la chioma  sciolta
e tutta  la persona astata,
la  vertigine  mi  si  porta  via.
Sei  l'imporosa  e liscia creatura
cui  preme  nel  suo  respiro
l'oscuro  gaudio  della  carne  che  appena
sopporta  la sua  pienezza.
Nel  sangue, che  ha  diffusioni
di fiamma  sulla  tua  faccia,
il cosmo fa  le sue  risa
come  nell'occhio nero  della rondine.
La  tua  pupilla  è bruciata
dal sole che  dentro  vi  sta.
La  tua  bocca è serrata .
Non  sanno  le mani tue  bianche
il sudore  umiliante  dei  contatti.
E  penso  come  il tuo  corpo
difficoltoso  e vago
fa  disperare l' amore
nel  cuor  dell'uomo!

Pure  qualcuno  ti  disfiorerà,
bocca  di sorgiva.
Qualcuno che  non  lo saprà,
un  pescatore  di spugne,
avrà  questa  perla  rara.
Gli  sarà  grazia e fortuna
il  non  averti  cercata
e non  sapere chi  sei
e  non  poterti  godere
con  la sottile coscienza
che  offende  il geloso Iddio.
Oh si, l'animale  sarà
abbastanza ignaro
per  non  morire  prima di toccarti.
E   tutto  è così.
Tu  anche  non  sai chi sei.
E  prendere ti  lascerai,
ma  per  vedere come  il gioco  è fatto,
per  ridere un  poco  insieme.
Come  fiamma  si  perde nella  luce,
al  tocco  della  realtà
i  misteri  che  tu  prometti
si  disciolgono in  nulla.
Inconsumata  passerà
tanta  gioia!
Tu  ti  darai , tu  ti  perderai,
per  il capriccio  che  non  indovina
mai, col  primo che ti piacerà.
Ama  il tempo lo scherzo
che  lo seconda,
non  il cauto volere che  indugia.
Così  la  faciullezza
fa  ruzzolare il mondo
e  il saggio non  è  che  un fanciullo
che  si duole di  essere cresciuto.

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