17--3--2020
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A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti , o Pindemonte; e bella
e santa fanno al peregrin la terra
che le ricetta . Io quando il monumento
vidi ove posa il corpo di quel grande
che temprando lo scettro a' regnatori
gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela
di che lagrime e di che sangue;
e l'arca di colui che nuovo Olimpo
alzò in Roma a' Celesti; e di chi vide
sotto l'etereo padiglion rotarsi
più mondi, e il Sole irradiarli immoto,
onde all'Anglo che tanta ala vi stese
sgombrò primo le ali del firmamento;
----Te beata, gridai, per le felici
aure pregne di vita , e pe' lavacri
che da' suoi gioghi a te versa Appennino!
Lieta dell'aer tuo veste la Luna
di luce limpidissima i tuoi colli
per vendemmia festante , e le convalli
popolate de case e d' oliveti
mille di fiori al ciel mandano incensi:
e tu prima , Firenze, udivi il carme
che allegrò l'ira al Ghibellin fuggiasco,
e tu i cari parenti e l'idioma
désti a quel dolce di Calliope labbro
che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma
d'un velo candidissimo adornando,
rendea nel grembo a Venere Celeste;
ma più beata che in un tempio accolte
serbi l'itale glorie, uniche forse
da che le mal vietate Alpi e l'alterna
onnipotenza delle umane sorti
armi e sostanze t'invadeano ed are
e patria e, tranne la memoria , tutto.
Che ove speme di gloria agli animosi
intelletti rifulga ed all'Italia,
quindi trarrem gli auspici. E a questi marmi
venne spesso Vittorio ad ispirarsi.
Irato a' patrii Numi , errava muto
ove Arno è più deserto,i campi e il cielo
desioso mirando; e poi che nullo
vivente aspetto gli molcea la cura,
qui posava l'austero ; e avea sul volto
il pallor della morte e la speranza.
Con questi grandi abita eterno; e l'ossa
fremon amor di patria.---------------------------
Dedico , questi stupendi versi di Foscolo , all'Italia, ed in particolare agli italiani che in questa emergenza sono in prima linea
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