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mercoledì 25 marzo 2020

"VI DO UN COMANDAMENTO NUOVO: DI AMARVI GLI UNI GLI ALTRI; COME IO HO AMATO VOI---"(Gv.13; 31) di: Pina Maria Speranza Raciti

25---3--2020
Confesso, sono  molto legata , alle mie cose, e per  nulla  al mondo,condividerei , con gli altri.
Molto , amata dai miei, sin dal concepimento; curata da sempre , da piccola , i miei vestiti erano meravigliosi.
Ricordo: eravamo  appena  giunti a  Belpasso,avevo  3 anni; era  autunno, quando  papà  , mi chiamò a se, per presentarmi  una  bambina. Mi disse che  , era  una  mia amichetta,e che  dovevo  darle  un dono , come segno d'amicizia.
Il  mio  bellissimo  cappottino bianco di pura lana, nuovo,  ma non più  buono per me, perché  piccolo.  Ricordo, come  fu una prova molto dura per me, e come papà, con tanta delicatezza, mi faceva  comprendere  che  era   importante, che  con  un gesto d'amicizia, regalasse  questo dono , alla bambina.
Anni  dopo,  bambina,  frequentavo  la scuola; avevo  una gonna, che  amavo molto, e che continuavo   ad indossare,nonostante  , fosse piccola  per me.  Un giorno, passeggiando con una mia amichetta, incontrai, una  bambina, quasi coetanea, che  indossava , la mia  gonna. Ricordo , che rincasando , chiesi spiegazione alla mamma, confesso, ero furibonda.  La  mamma, con grande pazienza, mi spiegò , che la  gonna era ormai  piccola per me, ma potava  essere utile, a quella bambina.
Carità, AMORE, è condivisione con il prossimo, di tutto ciò che per noi è importante. Non è elemosinare, il superfluo, o peggio , ciò che  noi buttiamo nella spazzatura.
Nessuno Sacerdote ,mi ha  mai mandato via, dalla chiesa, e nello specifico , da  una parrocchia.
Sono stata sempre  rispettata e guidata( tranne  l'aggressione da parte di preti di campagna)
Quando, il gruppo del quale  facevo parte, si trasformò in una comitiva; lasciai  la parrocchia  Cristo Re , per  ritornare alla mia.  Ed  è , dalla mia parrocchia, che  per mia volontà , andai via, alla fine degli anni settanta; per iniziare il mio cammino  spirituale. Padre Vasta, il parroco, fu  con me sempre  cortese, sono stata  ,io, che ho  rifiutato , un mio coinvolgimento , in  parrocchia.
A  Catania, ho  avuto  l'invito , a restare in parrocchia, al quale ho sempre risposto no!
I  miei anni vissuti a Catania,  si  dividono fra  : università : frequenza, studio ed esami; ed il mio cammino spirituale. Di quegli anni  due sono le realtà che  amo ricordare, perché ricche di esperienze positive.
=Comunione  e Liberazione,,con Don Ciccio;
=San Benedetto , con la mia oblazione;
Sono  due  realtà, diverse, che , non si possono mettere a confronto.
CL=  una  meravigliosa  realtà,  con un grande Sacerdote. Una comunità , costituita  da giovani, ed  io l'ho vissuta  con i miei colleghi  di medicina. Una bella esperienza  vissuta, fra  studio, ed un fermento, fatto di crescita  e  maturità  cristiana, per  un impegno , nella  società.
San Benedetto=  una comunità  costituita  da  adulti(ero l'unica ragazza e universitaria), avevano l'età dei miei genitori , dei miei nonni. Erano presente solo pochissime ragazze, più grande di me, e  con  un tasso di scolarizzazione basso.  Ma tanto care, e di queste  , due , sono più vive nel mio ricordo e nel mio cuore.
Lucia= una  cara  ragazza e amica, e la sua famiglia, di  umile condizione sociale, ma dotati  di un  cuore grande e generoso.
Quando , mi recavo  da loro , il mio cuore era pieno di letizia, ed il mio pensiero  si rivolgeva a LUI: Gesù, oggi vengo a  farti visita   a casa  di Lucia"
Teresa= una ragazza sbandata, con gravi  problemi esistenziali. A lei debbo  molto, perché mi ha dato , più di  quanto io , abbia dato  a lei.   Mi  ha  fatto  comprendere , la grande ricchezza, che  è la mia famiglia. Soprattutto , mi ha aperto gli occhi, sul fatto  ,  che  non ho alcuno diritto a giudicare , la vita   di una persona, e non posso  usare , come  confronto , la  mia vita , che se  è perfetta,lo debbo , alla ricchezza   affettiva e sana che mi ha da sempre circondato.
La sbandata, di una persona, dipende da molte   fattori!
Invitavo spesso , a casa mia, queste ragazze, perché   desideravo condividere la mia ricchezza  con loro.
Amare  è condivisione!
Carità cristiana,  vivere la vita, con gioia e letizia,  condividendola , con il prossimo. Andare  incontro , all'altro,  con un cuore ricco della Sua presenza, Letizia evangelica, gioia della vita, amore per la vita, amore verso il prossimo, e per tutte le creature; rispetto  della vita nel suo divenire.
Lo strumento , in mano al cristiano, è  il suo CUORE,  trasformato da Cristo.
Il cristiano, non vive con il cilicio in mano,ed  il piombo ai piedi, gridando :" peccato, peccato!  Egli, non vive nel buio e nella  disperazione. Se la realtà cristiana  fosse questa, sarebbe meglio essere atei!
Questa  è  la  vita  peccaminosa, per la quale , una realtà di fango, come quella belpassese, mi  ha  derubato   30 anni ,  e per la quale, preti di campagna, hanno gridato al peccato e alla peccatrice,!  istigando  il popolo ad un linciaggio.

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