25---3--2020
Confesso, sono molto legata , alle mie cose, e per nulla al mondo,condividerei , con gli altri.
Molto , amata dai miei, sin dal concepimento; curata da sempre , da piccola , i miei vestiti erano meravigliosi.
Ricordo: eravamo appena giunti a Belpasso,avevo 3 anni; era autunno, quando papà , mi chiamò a se, per presentarmi una bambina. Mi disse che , era una mia amichetta,e che dovevo darle un dono , come segno d'amicizia.
Il mio bellissimo cappottino bianco di pura lana, nuovo, ma non più buono per me, perché piccolo. Ricordo, come fu una prova molto dura per me, e come papà, con tanta delicatezza, mi faceva comprendere che era importante, che con un gesto d'amicizia, regalasse questo dono , alla bambina.
Anni dopo, bambina, frequentavo la scuola; avevo una gonna, che amavo molto, e che continuavo ad indossare,nonostante , fosse piccola per me. Un giorno, passeggiando con una mia amichetta, incontrai, una bambina, quasi coetanea, che indossava , la mia gonna. Ricordo , che rincasando , chiesi spiegazione alla mamma, confesso, ero furibonda. La mamma, con grande pazienza, mi spiegò , che la gonna era ormai piccola per me, ma potava essere utile, a quella bambina.
Carità, AMORE, è condivisione con il prossimo, di tutto ciò che per noi è importante. Non è elemosinare, il superfluo, o peggio , ciò che noi buttiamo nella spazzatura.
Nessuno Sacerdote ,mi ha mai mandato via, dalla chiesa, e nello specifico , da una parrocchia.
Sono stata sempre rispettata e guidata( tranne l'aggressione da parte di preti di campagna)
Quando, il gruppo del quale facevo parte, si trasformò in una comitiva; lasciai la parrocchia Cristo Re , per ritornare alla mia. Ed è , dalla mia parrocchia, che per mia volontà , andai via, alla fine degli anni settanta; per iniziare il mio cammino spirituale. Padre Vasta, il parroco, fu con me sempre cortese, sono stata ,io, che ho rifiutato , un mio coinvolgimento , in parrocchia.
A Catania, ho avuto l'invito , a restare in parrocchia, al quale ho sempre risposto no!
I miei anni vissuti a Catania, si dividono fra : università : frequenza, studio ed esami; ed il mio cammino spirituale. Di quegli anni due sono le realtà che amo ricordare, perché ricche di esperienze positive.
=Comunione e Liberazione,,con Don Ciccio;
=San Benedetto , con la mia oblazione;
Sono due realtà, diverse, che , non si possono mettere a confronto.
CL= una meravigliosa realtà, con un grande Sacerdote. Una comunità , costituita da giovani, ed io l'ho vissuta con i miei colleghi di medicina. Una bella esperienza vissuta, fra studio, ed un fermento, fatto di crescita e maturità cristiana, per un impegno , nella società.
San Benedetto= una comunità costituita da adulti(ero l'unica ragazza e universitaria), avevano l'età dei miei genitori , dei miei nonni. Erano presente solo pochissime ragazze, più grande di me, e con un tasso di scolarizzazione basso. Ma tanto care, e di queste , due , sono più vive nel mio ricordo e nel mio cuore.
Lucia= una cara ragazza e amica, e la sua famiglia, di umile condizione sociale, ma dotati di un cuore grande e generoso.
Quando , mi recavo da loro , il mio cuore era pieno di letizia, ed il mio pensiero si rivolgeva a LUI: Gesù, oggi vengo a farti visita a casa di Lucia"
Teresa= una ragazza sbandata, con gravi problemi esistenziali. A lei debbo molto, perché mi ha dato , più di quanto io , abbia dato a lei. Mi ha fatto comprendere , la grande ricchezza, che è la mia famiglia. Soprattutto , mi ha aperto gli occhi, sul fatto , che non ho alcuno diritto a giudicare , la vita di una persona, e non posso usare , come confronto , la mia vita , che se è perfetta,lo debbo , alla ricchezza affettiva e sana che mi ha da sempre circondato.
La sbandata, di una persona, dipende da molte fattori!
Invitavo spesso , a casa mia, queste ragazze, perché desideravo condividere la mia ricchezza con loro.
Amare è condivisione!
Carità cristiana, vivere la vita, con gioia e letizia, condividendola , con il prossimo. Andare incontro , all'altro, con un cuore ricco della Sua presenza, Letizia evangelica, gioia della vita, amore per la vita, amore verso il prossimo, e per tutte le creature; rispetto della vita nel suo divenire.
Lo strumento , in mano al cristiano, è il suo CUORE, trasformato da Cristo.
Il cristiano, non vive con il cilicio in mano,ed il piombo ai piedi, gridando :" peccato, peccato! Egli, non vive nel buio e nella disperazione. Se la realtà cristiana fosse questa, sarebbe meglio essere atei!
Questa è la vita peccaminosa, per la quale , una realtà di fango, come quella belpassese, mi ha derubato 30 anni , e per la quale, preti di campagna, hanno gridato al peccato e alla peccatrice,! istigando il popolo ad un linciaggio.
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