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lunedì 2 dicembre 2019

BRONCOPNEUMOPATIE CRONICHE di Pina Maria Speranza Raciti

2---12--2019
Le  broncopneumopatie  croniche  ostruttive(b.p.c. o.)  comprendono un  gruppo  di   affezioni a lenta  evoluzione e  clinicamente  differenti  per  la   diversa  associazione  dei  sintomi  della  bronchite,  dell'asma  e  dell'enfisema.
Esse  sono  caratterizzate dal  decorso  cronico ,  dall'ostruzione  delle   vie  bronchiali,    dall'ipersecrezione  di muco  e  dalla  mancanza  di  specificità, e  la  loro eziologia   non  può essere  riportata  a  cause specifiche(  quali :processi  infettivi   polmonari  generalizzati  o  localizzati, pneumoconiosi, fibrosi ecc.)   Le  b.p.c.o.,  hanno  fatto  registrare  negli ultimi  decenni  un netto incremento   , modificando profondamente gli aspetti  epidemiologici della  patologia  respiratoria.  Le  cause   di  questa  maggiore  frequenza  sono da  ricercarsi  soprattutto  nel   diffondersi  dell'abitudine  al  fumo e,  in misura   minore, nell'aumento  delle  sostanze  tossiche  ed  irritanti  negli  ambienti  di lavoro  e  nei  centri urbani. 
La  malattia  è  caratterizzata  da:  tosse  e  catarro  per almeno  tre  mesi  all'anno e  per  almeno  due  anni  consecutivi, in  assenza  di  altre  particolari  malattie  suppurative  croniche  in  siti   circoscritti  dei  bronchi(es.  bronchiectasie).  è  frequente  anche  l'ostruzione   bronchiale,  che  caratterizza altre  forme  cliniche  di b.p. c.o.,  come l'asma  bronchiale  e  l'enfisema polmonare.
Ogni anno  in Italia  muoiono  oltre  37.000 persone  per malattie dell' apparato respiratorio.  La  maggior  parte  di  queste  muoiono  per  "affezioni  broncopolmonari", che  includono :  bronchite  e  bronchiolite  acute , polmonite  ed  influenza.   Il numero  di morti  ed  i tassi  di mortalità  presentano:  una  riduzione  nelle  età  1--14  anni;  più elevati tassi  da  0---1  anno, rapidamente  ed  intensamente  crescenti  dopo  i 45  anni.  è   a  partire  da questa  età, evidentemente, che  l'azione  lesiva  dei  fattori  eziologici  delle  b.p.c.o.  , che  hanno  agito  durante  l'infanzia  e  l'età  giovanile , raggiunge  un  grado  tale  da   provocare  il decesso.
Le  b.p.c.o. ,  sono  più  frequenti  in termini  di mortalità  e di  prevalenza  negli  uomini  rispetto  alle  donne  ,  in  entrambi  i sessi  la  frequenza  aumenta  con  l'età  , essa  è più  bassa  nelle  campagne rispetto  alle  città ed  in  queste  è tanto  più  elevata  quanto  maggiore  è il numero  di  abitanti, è  più  elevata  nelle aree  industriali , è  in  relazione   inversa  con la  classe  sociale (maggiore  frequenza  nelle  classi  più  basse);la  mortalità è più elevata  nei mesi  invernali , nei climi  più freddi e nelle  aree  con  maggior  inquinamento  atmosferico.
Fattoti eziologici:
a)Fumo  di tabacco:
Il fumo di sigaretta, è il più importante fattore causale  delle  b.p.c.o.  Esso  contiene  sostanze  irritanti  provenienti  dalla  combustione  del  tabacco(ossidi  di azoto,  aldeidi  ,fenoli)  che provocano  gravi  alterazioni  a  carico  delle  vie  respiratorie  :paralisi delle  ciglia  vibratili  dell'epitelio  della mucosa  bronchiale , bronco-costrizione, ipertrofia  delle  ghiandole   mucose  e  ipersecrezione  di muco.
La  prevalenza  della  bronchite  cronica  è più  elevata  nei  fumatori  ed  è proporzionale  al numero  di sigarette  fumate, con  frequenza  fino  a sei  volte  superiore  rispetto  ai non fumatori.  Nella  storia  naturale  delle  b.p.c.o., il fumo  di sigaretta  svolge  un  ruolo  essenziale , sia  nel  promuovere  le  alterazioni  ostruttive  ed  ipersecretive, sia  nel  determinare l'evoluzione  verso  l'invalidità  e la morte.
b) Inquinamento  atmosferico:
L'importanza  dell'esposizione a  livelli  particolarmente  elevati  di  inquinamento  atmosferico  nel  determinare  un  aumento  di mortalità  fra  i malati  di b.p.c.o. e di  malattie  cardiovascolari  è stata  dimostrata;  ma  è meno chiaro  il ruolo dell'esposizione  per  lungo tempo  a  bassi livelli  di  inquinamento.  Diverse  indagini  epidemiologiche  , però  hanno  rilevato che  il tasso  di prevalenza  di  bronchite  cronica  fra  i  non fumatori  è  significatamente  più elevato(poco meno del doppio)  in  popolazioni  residenti in aree  inquinate rispetto  a  popolazioni  non  esposte ad  inquinamento atmosferico.  Sembri che l'esposizione all'inquinamento  potenzi  l'azione  del fumo  di sigaretta.
c)  Fattori presenti  nell'età  infantile:
Gli stessi  fattori  che  hanno  importanza  per  le  b.p.c.o. degli adulti  sono  stati  dimostrati  correlati con  una  maggiore  frequenza  di  affezioni  respiratorie  (bronchite  , polmonite, asma)  anche  nei bambini .  In particolare , è  stato  osservato  un rischio maggiore  per i bambini esposti  al fumo  passivo  (uno o entrambi  i genitori  che   fumano).  Le  affezioni  respiratorie della  prima infanzia  , a loro volta  , risultano essere  fattori  di rischio per  la  bronchite  cronica   dell'adulto.
Prevenzione:
La  prevenzione   primaria  delle  b.p.c.o.,consiste nella  rimozione  dei fattori causali e di rischio.Il fumo di tabacco  è  il fattore causale  più importante.  Con la  lotta  al fumo  la prevenzione delle b.p.c.o., viene  a  coincidere  con la  prevenzione  del cancro del polmone  e della  cardiopatia  ischemica.  Nell'educazione  al rifiuto  del  fumo  rivolta  ai  bambini ed ai giovani è importante  richiamare  l'attenzione  sui vantaggi  immediati che  si  ottengono  dal  non fumare , in termini di maggiore  funzionalità respiratoria  e di migliore  resa nelle  attività  ricreative e sportive . L'inquinamento  atmosferico  è possibile  la  sua  riduzione  a livelli di rischio  minimo  con l'attuale  legislazione  italiana  che impone limiti di immissione sufficientemente  cautelativi  .
Un  terzo indirizzo  nella  prevenzione  primaria  della  bronchite  cronica  è la  protezione  dei  bambini  dal  fumo passivo   e la  terapia  tempestiva  ed efficace  delle loro affezioni  respiratorie.
La   prevenzione secondaria   ha come obiettivo  arrestare  e se è possibile far regredire  le   alterazioni già insorte. Scoprire quanto  più  precocemente  possibile  le  alterazioni ventilatorie insorte  nei  pazienti con tosse  produttiva  e nei  fumatori  prima  dei 50 anni   di età, quando  è  più  probabile  il recupero  funzionale  con  idonei  interventi  .  La  funzionalità  ventilatoria  può  essere  facilmente  valutata  con  le  misurazioni  della  capacità vitale forzata  e del  FEV(volume  espiratorio forzato secondo),  che  forniscono essenziali informazioni  sul flusso  e sul  volume  espiratorio.  Nella  maggior parte dei casi  smettere di fumare  consente  alle persone  al di sotto  dei cinquanta  anni  di  mettersi  rapidamente  alla  pari  con  i coetanei  non fumatori.

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