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lunedì 9 dicembre 2019

ECUMENISMO "UN GRANDE AVVENIMENTO CON PICCOLI UOMINI" P. Cipriano Carini osb, abate

9--12--2019
Venezia   30--giugno  1995
appunti  dell'incontro  tra S.S.Bartolomeo  1°--Patriarca   Ecumenico  di Costantinopoli  e
S.E.  il  card.  Marco  Cè--Patriarca  di Venezia

Gli  ultimi  documenti  della  Chiesa cattolica  stanno  a dimostrare la  crescita  ecumenica  , specialmente  nei  rapporti  con  la  Chiesa  ortodossa.
Da  quando  nel  1054  Roma  e  Costantinopoli  si  erano  scambiati  anatemi  reciproci  erano  passati  secoli  , prima  che  nel 1965   venissero  revocati  il 7  dicembre  contemporaneamente  in  San  Pietro  a  Roma  e  in San  Giorgio  al  Fanar.  E  tutti  ricordiamo  la  visita  di  S.S.  Paolo   6° al  Fanar il 26  luglio  1967, ricambiata  da  S.S.   il  Patriarca  Ecumenico  Atenagora  1°  a  Roma  il 26  ottobre  1967.
Sono  già date  dimenticate, lontane.
A  dieci  anni dal  ritiro  degli  anatemi  nella  Cappella  Sistina  a  Roma  fu  dichiarato pubblicamente aperto  il dialogo  teologico  tra  la  Chiesa  romano--cattolica  e quella ortodossa ;  erano presenti ancora  Paolo 6° e il Metropolita  Melitone di  Calcedonia.  La  cerimonia  finì  con  un fatto  unico  e  irripetibile:  il Papa  si  inginocchiò  davanti  al  Metropolita  e  gli  baciò  i piedi  chiedendo  così  perdono  per  i torti  fatti  alla  Chiesa  d'Oriente nel passato.
Da  allora  lo scambio  di  visite  tra  delegazioni  della  Chiesa  romana --cattolica  e  del  Patriarcato ecumenico  è  diventato  regolare  il  30  novembre  a  Costantinopoli  per la  festa  di  Sant'Andrea, il 29  giugno  a Roma  per  la festa  dei  Santi Apostoli  Pietro  e Paolo.
è in  questa  regolarità  che  quest'anno  l'avvenimento  è  diventato  speciale , a  causa  della  presidenza  della  della  delegazione  ortodossa  da  parte  di S.S. Bartolomeo  1°, visita  che  non si  è fermata  all'incontro romano, ma è  proseguita  per Venezia  , la  Diocesi  ortodossa  d'Italia, "La  posizione  di questa  Sacra  Arcidiocesi , per  il suo  essere situata  nel cuore stesso  del  cattolicesimo  romano, è  particolarmente  delicata  . Da  una  parte  costituisce  in  qualche  modo  la  vetrina  dell'elemento  ortodosso  e  della  nostra  spiritualità  orientale  in  mezzo  ai  fratelli  romano--cattolici  e  dall'altra  ,  una  specie di  ambasciata  permanente  della  buona  volontà  e  dei  nostri  buoni  sentimenti cristiani  nei  confronti  della  Chiesa  cattolica-romana e  del suo gregge.  Era  la  prima  volta  che  un Patriarca  ecumenico faceva  visita  a  Venezia; il metropolita  Spiridione  ha  preparato  dettagliatamente  le  giornate  e  gioiosamente  ci  ha  accolti.
Peccato  che  sia  la  stampa  italiana  che  la  presenza  ecclesiale  italiana  si  siano  accorti  superficialmente  dell'avvenimento  , senza  capirne  l'importanza ; ma la  storia  ecumenica  procede  e  porta  i suoi  frutti.
S.S.Bartolomeo 1°   giustamente   prendendo  lo  spunto  dal  leone  "alato"  di San  Marco ci  invita  a  sorvolare  , a  volare sopra  ,   a sdrammatizzare  e  superare  quello  che  ci  divide ,  per  guardare  ai  valori  che  le due  Chiese , insieme  , devono offrire  all'umanità.

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