14--12--2019
N.B.)
Nell'antica Roma la dittatura era una magistratura straordinaria, a cui si ricorreva in casi d'estremo pericolo esterno o interno , per affidare tutti i poteri militari e civili a un unico magistrato , il quale in nessun caso poteva restare in carica più di sei mesi.
=Le dittature sorgono solitamente in un ambiente eccezionale ;eccezionale per le cose come per gli stati d'animo:eccezionali per i mali deplorati come per la concezione e l'applicazione dei rimedi.
Nelle speranze e nelle attese vi è molto di taumaturgico; come sotto l'aspetto taumaturgico si presenta lo stesso dittatore.
Chi ritorni con la memoria ad esempi recenti di dittature tipiche o atipiche : Wilson, Kerensky, Lenin, avrà subito sott'occhio , a qualche anno di distanza , il contrasto rapido e stridente delle illusioni e degli insuccessi.
Cromwell, che anche sotto il suo manto mistico conservava l'indole realistica inglese, disse bene egli si era impegnato solo a eliminare alcuni ostacoli. Ed eliminare alcuni ostacoli non vuol dire precisamente, come in varie occasioni si mostra d'intendere, rifare, o poco meno , il mondo daccapo.
La dittatura è una sosta nella discesa precipitosa : una ripresa di fiato nella corsa affannosa. Dovrebbe servire a dar tempo alle energie vive di riprendere coscienza , vigore. è come il medico , la cui scienza, nella più parte dei casi , consiste soprattutto nell'aiutare la natura a riprendere il suo corso attraverso le funzioni fisiologiche ristabilite. Naturalmente non è escluso che il medico spropositi e, per far male o per far troppo , ammazzi anche l'ammalato.
In ogni vicenda della vita e in ogni concorso di azioni bisogna prudentemente calcolare un margine d'errori; errori che, nel caso delle dittature, possono dipendere insieme da difficoltà di situazioni , da incapacità e impreparazione, da deviazioni passionali, da improbità e falsa concezione d'interessi.
E qui l'argomento si complica con l'arduo e scottante problema della cooperazione.
Un dittatore , da solo , specie in uno Stato moderno, tanto irto di organi e di funzioni, ben poco può fare da sé; e il suo successo può dipendere , in massima parte , dall'indirizzo che dà e dal tatto nello scegliersi i collaboratori e gli strumenti. Il consenso diffuso ma generico , da cui solitamente sorge e su cui si adagia la dittatura , si risolve solo per una minima parte, in una collaborazione utile ed efficiente.
Per moltissimi la dittatura è soprattutto una delegazione scansafatiche , che dispensa dall'obbligo d'occuparsi degli affari della propria nazione e d'andare a deporre una scheda nell'urna. Altri si ritraggono per modestia , per dignità , per disdegno in mezzo alla folla dei procaccianti che si offre strepitando e stendendo la mano.
Inoltre alla dittatura non si giunge , ordinatamente, né d'improvviso, né da solo. E quelli che hanno aiutato a pervenire , non sono sempre i più discreti e più adatti , e per giunta , per l'opinione, magari esagerata , d'aver contribuito alla vittoria, si credono in diritto di ripartirsene i frutti come un bottino.
I dittatori arrivano al potere gravati d'una pericolosa cambiale verso le speranze , le pretese, i compromessi , le illusioni che ve l'hanno sospinti; una cambiale che può contenere in germe, da se sola, la possibilità d'un fallimento.
E non solo debbono lottare con i loro impegni e il loro compito, già gravi, ma, ancor più , con l'impazienza di vederli adempiuti.
Il dittatore è sovente un uomo che cammina su un filo di rasoio , col destino sempre incerto e con la rovina segnata se perde per un momento l'equilibrio. Questa condizione di cose rende l'azione del dittatore vigile , alacre . Giustiniano era conosciuto come l'uomo che non dormiva. E non è questo molte volte né il migliore stato d'animo , né il migliore ambiente per realizzare certe riforme che esigono tempo e adattamenti di uomini e d'istituzioni.
Così si comprende come abbia potuto dirsi di Cromwell che "gli affari interni d'Inghilterra occupavano il suo spirito più che gli avvenimenti esteri". Ma al tempo stesso ciò può divenire facilmente un incitamento a cercare un compenso in successi esterni più rapidi, più tangibili , più accessibili soprattutto alla più gran parte della nazione , talora poco adatta o poco disposta ad apprezzare le opere di più lento , se anche più sicuro , risultato.
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