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giovedì 19 dicembre 2019

IL SISTEMA DEMOCRATICO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA :"REGIMI COSTITUZIONALI E DITTATURE" di : Alberto Romagnoli 2°

19--12--2019

= Necessità  d'una  nuova  Costituzione  dopo la caduta del  fascismo:

Lo  Statuto  e  l'ordinamento  monarchico  che  l'Italia  aveva  ereditato  dal Piemonte  non  s'appoggiavano  a una  lunga  tradizione  ; ottant 'anni sono  pochi  nella  vita  d'un  popolo . Tuttavia  era  sempre  quanto  ci teneva  legati  all'origine  della  nostra  indipendenza  e della  nostra  unità , sicché  molti  nel  1945  sostennero  che  si  dovesse  tener  in  vita  la  monarchia  , pur  affiancandole  una  più  moderna  costituzione , se addirittura  non si voleva  , come  sostenevano  i  tradizionalisti  più spinti , tornare  semplicemente  allo Statuto.
Prevalse  una  soluzione  provvisoria  di  compromesso; il re avrebbe  abdicato  e avrebbe  assunto  la  luogotenenza  il  principe  ereditario  , rimandandosi  la  questione  istituzionale  (monarchia  o repubblica)  a un  referendum  , al  quale   sarebbe  stata  congiunta  l'elezione  d'un'Assemblea   Costituzionale.
Coloro  che  propugnavano  la necessità del  ricorso  a  una  Costituente ,  partivano  da un  duplice  ordine  di  considerazioni:
1)Lo Statuto  , quale  era  stato  interpretato  da  Vittorio Emanuele  3°, si  era  rivelato  inadatto  a  garantire  le libertà; dalle  distorsioni  e innovazioni  fasciste . Ogni  costituzione ha  il suo  limite  insormontabile nella  conservazione  del suo  principio informativo ; caduto  questo ,  la  costituzione  non  può  risorgere  perché  si è  bruciata da sola;
2)  Dato  che  a  una  modificazione si doveva  comunque  venire, tanto  valeva  porre  in  essere  una  costituzione  che  tenesse  esplicitamente  conto  di  tutte  quelle  richieste  sociali di cui  lo Statuto , pur  non  negandolo , aveva  taciuto.
La  nuova  costituzione  avrebbe  tenuto  conto  degli interessi di  quelle  classi che,  soltanto  da  qualche  decennio  ,  erano  riuscite  faticosamente  ad  affacciarsi  alla  vita  politica e a  ottenere  qualche  intervento dello Stato  a loro favore. Vi  era  inoltre  da temere  che  coloro  che   sostenevano  la  fedeltà  allo Statuto  albertino  lo facessero  per  simulato  spirito conservatore  e per  il timore  d'una  costituzione innovatrice  nei  rapporti  economici  e sociali.  La  nuova  costituzione  avrebbe  dunque  dovuto  esser  congegnata  in  modo  da  impedire  che  le istituzioni  democratiche  e le garanzie di libertà  e di  progresso  potessero, o per violenza  o per  falsa e malevola  interpretazione  ,  venir eluse e travolte . Per  queste  stesse  ragioni si volle  poi  che  la Costituzione  fosse  rigida  , vale  a dire  modificabile  solamente  attraverso  un  rigoroso  procedimento  formale. Dovendo  il popolo  direttamente  decidere  sulla  forma  dello Stato,monarchia  o repubblica  , l 'Assemblea  Costituente  , eletta  a suffragio  universale  , sarebbe  con  ciò  stata  vincolata  a redigere  una  costituzione monarchica  o repubblicana.
Dal  referendum  del  2  giugno  1946  la  monarchia  uscì sconfitta  , fu  proclamata  la repubblica  ;  la  Costituente elesse  un capo  provvisorio dello Stato  nella  persona di Enrico De Nicola, stimato  giurista  , integro  e   illuminato  parlamentare  , e  quindi  iniziò  i suoi  lavori  per  la redazione della  nuova  costituzione  . La  Costituzione  nominò nel  suo  seno una  commissione  di  settantacinque  membri , incaricata  di  redigere  un  progetto  da  sottoporre  all'assemblea.  La   commissione si  suddivise  in varie  sottocommissioni, a  ciascuna  delle quali  venne  affidata  la redazione  d'una  parte  del progetto  . I  risultati  parziali  vennero  poi  coordinati  fra loro  e,  dopo  un  lungo  esame  da parte dell'Assemblea , con  discussione  articolo  per  articolo , si  arrivò  al testo definitivo  che  venne  approvato  il 22   dicembre  1947, con la  decisione  che  entrasse  in vigore  il 1° gennaio  1948. Il  27  dicembre  si  ebbe  infatti  la proclamazione  da parte  , del capo  provvisorio  dello Stato , e  alla medesima  data  avvenne  la pubblicazione  sulla  Gazzetta  ufficiale.

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