Cerca nel blog

giovedì 26 dicembre 2019

I SANTI CHI SONO? di Pina Maria Rita Raciti

26--12--2019

Sembra  , che  io  mi ripeta; ma la verità  è che  la mia educazione  , il cerchio magico  dentro il quale  sono cresciuta, è unico!
Sin  da  bambina,il mio approccio  con i Santi, è  avvenuto  mediante  la  conoscenza  delle  loro vite.  Nella  biblioteca , di mio nonno  Peppino, ho trovato  diversi libri di   vite di Santi. La  mia  mente  va alla mia  infanzia,  quando  ,la mamma  , nelle  giornate  piovose  invernali, ci  leggeva  la vita  di  "Santa  Genoveffa".
"Famiglia  cristiana" è stato  il mio giornale , mi ricordo con quale interesse  leggevo  la vita dei Santi  , raccontata mediante il "fotoromanzo".Ho  imparato  ad amare  i Santi attraverso il loro  vissuto, la loro vita.  Ho imparato  a  conoscerli come, uomini e donne ,e  di essi , coloro  , che ho  amato  hanno dimostrato di possedere  , una  personalità forte, determinata. Infatti, nel mio cuore e nella  mia  memoria , sono presenti, Santi, dal forte  carattere, che  hanno in qualche  modo contribuito a  plasmare  , la  mia personalità, ma  soprattutto a  definire , il mio   rapporto con la  fede.
I Santi, sono  presente in  tutta la chiesa cristiana, sono luce,  guida, per il credente, e  come  tale  non  devono  essere  svuotati  della  loro  umanità, della  loro vita--umana, del loro vissuto.  Sono  uomini  e  donne , che  incontrato  "LUI", vivono intensamente  il loro Battesimo,nel  contesto storico  , sociale  del loro tempo.  I Martiri  , sono  coloro  che  con coraggio  , testimoniano  il loro battesimo, affrontando la morte.  La  testimonianza  dei martiri  e dei santi  è presente  anche  nel vecchio Testamento.
Stefano,è stato il primo martire  della chiesa  cristiana.
Lucia, Agata, Cecilia, sono  Santi  testimoni della  fede  cristiana , nei  primi  tempi  della  storia  del cristianesimo. Per  comprendere   queste  ragazze, che  , in  pieno  impero romano, hanno vissuto  la loro esperienza  di fede cristiana, e  quanto  , oggi  a  noi, figli  del 3° millennio,possano  dire , bisogna  andare  al periodo  storico  nel quale  vissero.
Come  dice  Agata:"  io  sono nata libera", ci permette di  comprendere che Agata . Lucia, Cecilia, sono  cittadine  di Roma, vivono in Sicilia, a Roma,  e appartengono  alle  buone famiglie   della società romana. Questo vuol dire  , che  non solo  godevano di   tutti i diritti  , che  Roma  concedeva  ai suoi  cittadini, ma  davanti  a  loro  , si prospettava  un  futuro felice e sereno.
Il  loro mondo:la società romana, razionale  , equilibrata, conscia del  proprio potere  , culturale  , economico, politico, militare , e nella logica della cultura  greco--romana. L'ebraismo, non  è comprensibile, si scontra con un mondo, che  non solo  non lo  comprende, ma  lo esclude.
è  illogico,incomprensibile,il Dio  d'Israele,   è  folle  a  maggiore  ragione, un figlio  di Dio , nato  da una vergine, morto  in croce, e risorto, venuto  a salvare l'umanità.
Se  riflettiamo  un po'  ,la  nostra fede  è pura follia!
Una fede che parla  di  un Dio--Padre, di un messaggio di amore, per tutta  l'umanità, dove  gli uomini sono da considerare  fratelli, al di là  delle differenze  sociali.
Eppure,  queste  ragazze, accettano tutto ciò, perché?
Si sono incontrate con "LUI", e  la loro vita subì un capovolgimento  totale.
Oggi, nel terzo millennio, noi, che  viviamo  nelle certezze del nostro potere  , culturale, economico,che  ci siamo disumanizzati, che abbiamo perso  totalmente la nostra  fede; queste ragazze ci parlano, del loro incontro  con "LUI",  della loro  sana follia, del  loro  battesimo. 
A tutti : i  "credenti", atei,  scettici,  superficiali, ci invitano , ad andare  alla ricerca  di Colui, che  abbiamo  smarrito  da tempo.
La  castità,  di queste  ragazze ,mi  fa  constatare, riflettere: la fede cristiana, del loro  tempo storico,  era  una  fede nascosta,  sotterranea, si  trovavano nell'impossibilità  di viverla  alla luce del  sole.         Ma fedeli  al loro  battesimo, comprendevano ,  la  difficoltà  di vivere  , entro  determinate leggi, di   una società, non  legata  ai principi  del Vangelo.
Il loro Martirio,  è la  testimonianza  estrema, del  non rinnegare  il proprio battesimo.
Oggi, la  loro testimonianza  , mediante  il loro  vissuto  ,  fino  al martirio, ci  fa riflettere , su  una verità , che  il  cammino  del cristiano  , sta   nella  sua fedeltà  al proprio battesimo, il sacramento , che  ci fa  tralci  di quella  vite  , che è  Cristo.
Amare  Lucia, Agata, Cecilia,  vuol dire:
=Amare Cristo, cercare "LUI" ;
=Non  adorare  , statue  , che le  raffigurano, perché in questo modo si vanifica , la  testimonianza  del loro martirio;
=Non si diventa  cristiani, gridando:"  cittadini viva Santa Lucia", o portando per le strade della propria città  una statua  che la raffiguri.
Il cammino  del cristiano  è diventare  vangelo vivo, ed  essere testimone  suo ,nella  società  in cui si vive.
Queste giovane  eroine, lo  hanno  testimoniato, millenni fa !
Oggi  , nel terzo millennio  , urge la  necessità  di una  evangelizzazione, di portare l"'acqua che disseta" prima di tutto  ai  battezzati, perché  la  falsa fede,fatta  di:  ignoranza, riti pagani, superstizione,  si trasformi in vera fede.

Nessun commento:

Posta un commento