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venerdì 9 agosto 2019

I FIORI DEL MALE di: Charles Baudelaire (SPLEEN E IDEALE )

9-8-2019

L  'ALBATRO

Spesso, per  divertirsi , gli   uomini dell'equipaggio
catturano  degli  albatri, vasti  uccelli  dei  mari,
che  seguono, indolenti  compagni  di  viaggio,
il vascello  che  scivola  gli abissi amari.

Non  appena  li  hanno catturato  deposti  sulle  tavole,
questi  re  dell'azzurro, goffi e  vergognosi,
miseramente  lasciano  le  grandi  ali  candide
come  remi  arrancare  strisciando  accanto a  loro.

Com'è  impacciato  e  debole   il viaggiatore  alato!
Lui,  prima  così  bello , com'è  sgraziato e  comico!
Chi  gli va  stuzzicando  il becco  con  la  pipa,
chi  mima , zoppicando, lo  storpio  che  volava!

Il  poeta  assomiglia  al principe  dei  nembi
che  pratica  la  tempesta  e se  la ride  dell'arciere;
esiliato  a  terra  in  mezzo  agli  schermi,
le  ali  di  gigante  gl'impediscono di  camminare.

ELEVAZIONE

Sopra  gli stagni, sopra i monti e le vallate,
sopra  le  foreste , le  nuvole , gli oceani,
al di là  del sole,  oltre  gli  spazi  eterei,
al di là   dei confini  delle sfere  stellate,

spirito, tu  ti  muovi  con agilità,
e,  come  un  buon  nuotatore  nell'estasi dell'onda,
con  un'indicibile  e  maschia  voluttà.

Fuggi lontano  da  questi  morbosi miasmi;
vola  a   purificarti  nell'aria  superiore,
e  bevi  , come  un  puro  e  celestiale  liquore,
il chiaro  fuoco  che  colma  i  limpidi  spazi.

Alle  spalle  gli  affanni  e  le  vaste pene
che  gravano  opprimenti  sull'esistenza  brumosa,
fortunato  chi  può  , con  ala   vigorosa,
slanciarsi  verso  i campi  luminosi  e  sereni;

l'uomo i cui pensieri , come  fanno  le allodole,
verso  il cielo  al mattino  liberi  s'avventano
--che  sorvola  la vita  e  intende facilmente
il linguaggio  dei   fiori  e delle  cose  mute!

CORRISPONDENZE

La   Natura  è  un tempio  dove  colonne  vive
lasciano  a volte  uscire  confuse  parole;
l'uomo  vi  passa  attraverso foreste  di simboli
che  l'osservano  con  sguardi  familiari.

Come  echi   lunghi  che  da  lontano  si fondano
in  una  tenebrosa  e  profonda  unità
vasta  quanto  la  notte  e quanto  la  luce,
i profumi  i  colori  e i  suoni  si  rispondono.

Ci  sono  profumi  freschi  come  carni  infantili,
dolci  come  oboi, verdi  come praterie
--e  altri  corrotti, ricchi e trionfanti,

che  hanno  l'espressione  delle  cose  infinite,
come  l'ambra, il muschio , il benzoino e l'incenso
che  cantano  gli  abbandoni  dello spirito e dei sensi.

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