27--8--2019
Lo stato , protegge la salute dei cittadini, mediante , leggi ; il ministero della salute, l'SSN, sono gli strumenti , per tale fine.
Siamo liberi, ma la nostra libertà è relativa, perché ,è in relazione con quella del nostro prossimo. Le nostre azioni pur libere,non possono ledere la dignità , del prossimo, che costituisce , la società in cui viviamo.
Ciò si traduce nel fatto , che non possiamo, non rispettare le regole, in questo caso quelle che riguardano la salute nostra e di tutti i cittadini. Vaccinare i propri bambini, vuol dire , salvaguardare la loro salute, e quella della società. Questo vale , per tutte le regole mediante le quali viene garantita la salute del singolo e di tutta la popolazione.
A seconda degli obiettivi e dei metodi di intervento distinguiamo tre tipi di prevenzione:
primaria; secondaria; terziaria.
PREVENZIONE PRIMARIA:
Obiettivo della prevenzione primaria è impedire l'insorgenza di nuovi casi di malattia nelle persone sane. Pertanto , un intervento di prevenzione primaria produce una diminuzione del tasso di incidenza della malattia contro cui è rivolto :la riduzione dell'incidenza è tanto maggiore quanto più efficace è l'intervento stesso. Per ottenere la diminuzione dell'incidenza della malattia nella popolazione occorre ridurre il rischio individuale ; questo può essere ridotto a zero se si riesce a rimuovere definitamente la causa della malattia o ad impedire che essa continui ad agire sulla popolazione. In questi casi l'incidenza della malattia tenderà essa a zero in tempi più o meno brevi in rapporto al suo periodo di incubazione.---------------------------------------------Quando la causa di malattia non è conosciuta o essa non
è eliminabile , si possono ugualmente ottenere riduzioni più o meno consistenti dell'incidenza agendo sui fattori di rischio. In questi casi , gli obiettivi degli interventi possano essere fissati in termini quantitativi come percentuale di riduzione dell'incidenza della malattia, dopo aver determinato la quota di rischio attribuibile al fattore che si vuole eliminare.-------------------------------------
PREVENZIONE SECONDARIA:
La prevenzione secondaria ha come obiettivo la scoperta e la guarigione dei casi di malattia prima che essi si manifestino clinicamente. Il vantaggio della diagnosi precoce in fase preclinica è che la terapia darà maggiori probabilità di guarigione definitiva. Per conseguenza , un intervento di prevenzione secondaria ben condotto determinerà una riduzione della mortalità, che sarà più o meno consistente a seconda dell'efficacia dell'intervento stesso. Esso potrà produrre anche una diminuzione della prevalenza di quelle malattie in cui i casi via via scoperti , subito sottoposti a cura , giungono rapidamente a guarigione, mentre i casi diagnosticati in fase clinica avanzata presentano un lungo decorso prima di giungere alla guarigione o alla morte. La prevenzione secondaria non ha, invece , alcun effetto di riduzione sull'incidenza. Infatti , a differenza della prevenzione primaria non rimuove le cause di malattia e, per conseguenza , non evita l'insorgenza, di nuovi casi.
Non tutte le malattie sono suscettibili di prevenzione secondaria, ma soltanto quelle che presentano certi requisiti. In particolare, è necessario che.la storia naturale della malattia sia ben conosciuta per poterne prevedere l'evoluzione; il periodo di latenza in fase asintomatica sia sufficientemente lungo per avere la possibilità di scoprire il caso , sia disponibile un test(clinico , strumentale, o di laboratorio) in grado di differenziare le persone apparentemente sane , ma già malate , da quelle effettivamente sane. Occorre , infine che siano disponibili terapie efficaci, in grado di guarire la malattia, o almeno , di ritardare significativamente '
l'evoluzione letale.
Ogni intervento di prevenzione secondaria basato sull'inizio della terapia in fase preclinica richiede l'esame di una massa di persone apparentemente sane per effettuare lo screening, cioè la selezione di coloro che sono già ammalati pur non presentando ancora sintomi della malattia.
Lo screening può essere di massa o selettivo. Nel ,selettivo, la ricerca è operata fra individui apparentemente sani , ma appartenenti ad una categoria con rischio di ammalare particolarmente elevato. Lo screening di massa, riguarda , invece, l'intera popolazione esposta al rischio e va effettuato solo quando l'incidenza della malattia che si vuole prevenire è elevato (es. CA della mammella) oppure quando, pur trattandosi di malattia rara , la diagnosi tardiva implica un danno irreversibile , mentre la diagnosi precoce può essere fatta agevolmente e consente un efficace trattamento (es. fenilchetonuria,ipotiroidismo congenito). L'indagine può avere come obiettivo la diagnosi precoce di una singola malattia(come ad es. screening selettivo per la silicosi fra i minatori, nello screening di massa per il CA dello porzio , ecc.
Per effettuare interventi di medicina preventiva secondaria mediante screening occorre tener presente una serie di criteri. Bisogna, innanzitutto , valutare l'importanza della malattia , sia in termini di frequenza nella popolazione , sia in termini di gravità, e conoscere bene la sua evoluzione dall'inizio del processo patologico alle prime manifestazioni cliniche, fino alla sua conclusione. Ed inoltre, condizione indispensabile affinché sia conveniente effettuare uno screening è la disponibilità di efficaci sistemi di cura per migliorare la prognosi dei casi scoperti.
PREVENZIONE TERZIARIA:
La prevenzione terziaria si prefigge di impedire l'invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e di favorire il recupero di persone portatrici di Handicap ; pertanto , essa si identifica in larga misura con la riabilitazione.
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