Cerca nel blog

venerdì 16 agosto 2019

IL CONCILIO VATICANO 2° E LA SACRA SCRITTURA di: p.Ludovico Intini osb

16--8--2019
Il n.  21 della costituzione Dei Verbum ha come titolo"La chiesa  venera  le Scritture".
Questo  dice  qual  è  l'atteggiamento  dell'insieme  del Popolo  di  Dio,
ma  può  darsi  benissimo  che  il singolo  cristiano  non  abbia  affatto questa   venerazione.
Per  comprendere  bene  quanto  stiamo  dicendo, pensiamo  al  "Credo".  Noi   affermiamo:"credo  la   chiesa  una , santa , cattolica  e  apostolica";  ma  nella  Chiesa esistono delle  contraddizioni, chiamate  da  Paolo 6° nell'Enciclica Ecclesiam  suam  antinomie.  La Chiesa  è  una  , ma  divisa; è apostolica, ma  non  tutti  si  rifanno   interamente  alla   dottrina  degli  apostoli; è santa, ma  è  fatta  anche  di peccatori; è  cattolica , cioè  universale,  ma  deve ancora  diffondersi....Sono  contraddizioni apparenti  perché la   Chiesa  è in  divenire,  destinata  e  in cammino ad essere  una,  santa,  cattolica ed  apostolica." è sarà  un  solo  ovile  e  un  solo  Pastore". Perciò la  Chiesa  venera  le  Scritture,  ha  un  atteggiamento giusto  verso  la   Parola di  Dio , anche  se  i  singoli  membri  , non  tutti  e  non  sempre  lo  hanno  :è un cammino, è  un  divenire. Ciascuno  dei  cristiani è  sempre  in  crescita  nel  suo  rapporto  con  la  sacra Scrittura.
In  questo   paragrafo  il Concilio  dice   come  ci si  debba  rapportare con  la  Parola  di  Dio.
"La   Chiesa  ha  sempre  venerato  le divine  Scritture come  ha  fatto   con  il Corpo  di  Cristo  stesso, non  mancando  mai, soprattutto nella  sacra  Liturgia, di  nutrirsi  del Pane  della  vita  dalla  mensa  sia  della  Parola  di  Dio che  del Corpo di Cristo e  di porgerlo  ai fedeli".
Bisogna    evitare  di  pensare  che  sia  una  scoperta  di  oggi  il  rapporto  con la  Parola  di Dio. Basterebbe  considerare  la  messa  cosiddetta  "di  san Pio v", e  scoprire  il posto  eminente  in cui  essa  era  tenuta.
Il libro  del Vangelo  era  accompagnato  da  due  ceri  accesi  , veniva   incensato, come  l'Eucarestia,prima  della  proclamazione  e  al  termine , sia il  Diacono  che  il Sacerdote lo baciavano.
L'atteggiamento  della  Chiesa  è  sempre  stato  costante ,  pur  evidenziato in forme  diverse  secondo  l'esigenza  dei tempi.  Il  Concilio, senz'altro  , con  la  Dei  Verbum  ha  dato  nuovo  impulso  a  questo  rapporto,  suggerendo, anche  ,  altre  forme più  consone ai  tempi  moderni.
"Insieme  con  la  Tradizione  [la  Chiesa] ha   sempre  considerato  e  considera  le  sacre  Scritture  come  la  Regola suprema  della  propria  fede"(DV21).
La  tradizione  è  la trasmissione  orale di  quello  che  Cristo , gli Apostoli e i loro  successori  hanno  insegnato .  Tutto   quello  che  Gesù  ha  detto  e  fatto  non  è stato  scritto; ce  lo dice  san Giovanni. E    non tutto quello   che  gli  Apostoli  hanno  insegnato  è  stato  scritto. è  lo spazio dello Spirito  Santo secondo  la  promessa  di  Gesù:" Quando  verrà  lo  Spirito  Santo, Egli  vi guiderà  alla  verità  tutta  intera [...] prenderà  dal mio  e  ve  lo  annunzierà"(Gv 14,26).
Questa  parola  non  è  solo  per  gli  apostoli, ma  anche  per noi. Ma  dalla  Tradizione  noi  dobbiamo  ricavare  "nova et  vetera",  come  dice  Gesù per  l'uomo  saggio(cfr. Mt  13, 52). L'evoluzione, quindi, ed  ogni forma nuova  vanno  bene  unicamente  se  radicati  nella  Tradizione e  nella  sacra  Scrittura,  perché  questa  è la  Parola  di Dio. Bisogna  sottolineare che  questa  tradizione  e   la  sacra  Scrittura sono  la  "regola  suprema  della fede", su cui  verificare  , cioè, la fede. L'abbiamo  sentito da  Martini che  dice:" la  fede per  risplendere, per  non essere  soffocata  deve  essere  nutrita  costantemente dalla  Parola".  Come  a  dire  che  la  nostra  fede  ha  per  fondamento  la  sacra  Scrittura  e  la  Tradizione.
è la  pietra  di paragone , come  detto  prima :"esse  infatti , ispirata  da Dio e  redatte  una  volta  per sempre ,   comunicano  immutabilmente  la  Parola di Dio   stesso  e  fanno  risuonare  nella  voce  dei Profeti  e  degli  Apostoli la  voce  dello Spirito  Santo"(DV21).

Nessun commento:

Posta un commento