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venerdì 26 aprile 2024

Giacomo Zanella=Egoismo e carità

26--4--2024

    Odio  l'allor che,  quando  alla foresta
le  novissime  fronde  invola  il  verno,
ravviluppato  nell'intatta  vesta,
                verdeggia  eterno,

    pompa  dei colli ; ma  la sua  verzura 
gioia  non reca  all'augellin digiuno,
ché la splendida bacca  invan  matura 
            non  coglie  alcuno .

        Te  , poverella  vite, amo, che, quando 
fiedon  le nevi i prossimi arboscelli ,
tenera , l'altrui duol commiserando ,
                sciogli i capelli.

Tu  piangi, derelitta , a  capo  chino ,
sulla  ventosa  balza. In chiuso loco
gaio frattanto il vecchierel vicino 
                    si  asside  al fuoco.

    Tien  colmo un  nappo ;  il  tuo  licor gli cade ,
nell'ondeggiar del  cubito , sul  mento ;
poscia  floridi paschi ed auree biade
                    sogna contento.

In  questa  poesia , il poeta  parla  di due  piante , l'alloro e la vite, considerate rispettivamente  simbolo di egoismo e di generosità, come si legge nel titolo. L'analogia  fra  le qualità attribuite alle due piante ed il significato morale conseguente .

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