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martedì 13 ottobre 2020

DAI "PENSIER D'AMORE " VINCENZO MONTI

13--10--2020

    Alta  è  la  notte,  ed  in  profonda  calma
dorme  il mondo  sepolto , e  in un  con esso
par  la   procella  del mio cor sopita.
Io  balzo fuori  delle  piume  , e guardo;
e  traverso  alle  nubi,  che  del vento
squarcia  e sospinge  l'iracondo  soffio,
veggo  del  ciel  per  gl'interrotti  campi
qua  e là    deserte  scintillar  le stelle.
Oh  vaghe  stelle! e  voi  cadrete   adunque,
e verrà  tempo  che  da  voi  l'Eterno
ritiri il  guardo, e  tanti  Soli estingua? 
E  tu  pur  anche  coll'infranto carro
rovesciato  cadrai,  tardo Boote,
tu  degli  artici lumi il  più  gentile?
Deh  , perché  mai  la  fronte  or  mi  discopri ,
e  la  beata  notte  mi  rimembri,
che  al  casto fianco  dell'amica assiso
a'   suoi  begli  occhi  t'insegnai  col  dito!
Al  chiaror  di  tue  rote ella  ridenti
volgea  le luci ; ed io  per  gioia  intanto
a'  suoi  ginocchi  mi  tenea  prostrato
più   vago  oggetto  a  contemplar  rivolto,
che  d'un  tenero  cor  meglio  i sospiri,
meglio i  trasporti  meritar  sapea.
Oh  rimembranze! oh dolci  istanti! io  dunque  ,
dunque  io  per sempre v'ho  perduti  e vivo?
e questa  è calma di pensier? son  questi
gli  addormentati  affetti? Ah  ,mi deluse
della  notte  il silenzio , e  della  muta
mesta  Natura  il  tenebroso   aspetto!
Già  di   nuovo  a  suonar  l'aura  comincia
de'  miei  sospiri , ed  in  più   larga  vena
già  mi  ritorna  su  le ciglia  il pianto.

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