8--10--2020
Il regolamento è divenuto la sola àncora , il vangelo della burocrazia, come la retorica è il vangelo dei pedanti. Ma come nessuna retorica fece mai uno scrittore , così nessun regolamento basterà a formare una buona amministrazione . La differenza di penetrare il vero scopo delle leggi, e la mancanza di autorità per assumere sopra di sé l'interpretazione , hanno fatto sostituire la lettera allo spirito. Più il lavoro prescritto è complicato , irrazionale , più viene religiosamente eseguito , senza osservare se lo scopo prefisso è raggiungibile . Una volta ebbi occasione d'osservare questo fatto . Si dové eseguire un progetto approvato dal Ministero , per adattare un antico locale ad un nuovo uso. Il lavoro era abbastanza inoltrato , quando si vide che un certo numero di finestre non potevano farsi con la spesa indicata , perché si trovarono antichi pilastri nascosti nell'interno delle mura , appunto là dove dovevano venir le finestre . Non essendo possibile sospendere i lavori per aspettare il risultato delle lunghe pratiche necessarie a fare approvare un nuovo progetto , bisognava o fare , senza permesso , una spesa maggiore , o aprire le finestre in altro punto, e deturpare tutta l'architettura . Studiato il regolamento , fu deciso di aprire le finestre , con la spesa indicata , là dove deturpavano l'architettura , per poi chiuderle, e con un nuovo progetto regolarmente approvato , riaprirle dove conveniva .
Un capitano del genio mi raccontava che, avendo dovuto far vendere , come prescrive il regolamento , un po' di legname , che era diventato inservibile dopo essere stato adoperato in alcuni lavori , dalla vendita all'asta furono ricavate lire 150; ma intanto per ispezioni e controlli prima di addivenire all'asta , il governo aveva speso lire 482, cosicché il risultato finale dell'operazione si era ridotto a una perdita per l'erario di 332 lire.
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