5--10--2020
Dopo la preghiera e il lavoro l'oblato, che segue la Regola , sa che S. Benedetto assegna al monaco alcune ore da dedicare allo studio delle Scritture , delle vite dei Padri della Chiesa(cfr. RSBcc. 8, 9, 42, 48) e , oggi , ovviamente della Regola e degli Statuti. Nel prologo alla Regola si parla di una scuola del servizio divino per apprendere la scienza di Dio dalle fonti da lui indicate, una scuola dove si impara come servire il Signore con retta intenzione . Quindi non deve mancare all'oblato il tempo necessario .
Ad ogni tipo di studio bisogna accedere per gradi , iniziando dalle basi ; con criterio e grande costanza , acquistando così la capacità di comprendere ed interessandosi sempre più alla propria vocazione incrementandola per la gloria di Dio e delle anime. Si possono anche qui apprendere dei punti di raccordo di un lavoro comune , dei punti di ascolto e di studio tra gli oblati ; nel monastero , in primo luogo , dove s'impartisce la lezione da apprendere ; poi nelle proprie case per le riflessioni e lo studio , da soli o in gruppo . Lo scambio di idee , esperienza è molto utile ai fini di apprendere bene il ruolo che ciascuno ha nel disegno di Dio . Aiutare anche gli altri oblati, che forse non hanno le stesse possibilità di tempo e di profondo impegno necessari per approfondire la spiritualità benedettina. Un aiuto verso i fratelli nella fede (cfr. Gal. 6, 10) "eliminando ogni malizia e ogni inganno , le ipocrisie e le invidie, e tutte le maldicenze "(1 Pt. 2, 1), attraendo così gli uomini a Cristo(cfr. AA 4).
Punto di partenza per l'oblato benedettino che vuole costruire una cultura teologico-monastica è il conoscere in profondità la Regola di S. Benedetto. Uno studio fatto personalmente ma anche comunitariamente con incontri che aiutano a riflettere sui vari capitoli.
Oltre la Regola vi sono anche gli Statuti degli oblati che devono essere letti e poi studiati per avere un punto di riferimento sull'attuazione della Regola oggi. Essi rendono inoltre possibile una lettura moderna della Regola e un suo uso non solo teorico ma anche pratico
In questi studi dall'oblato non ci si aspetta il compito di Magister , ma di acquisire una buona conoscenza di tutto questo patrimonio di fede cattolica e ortodossa necessario al suo cammino e a quello dei fratelli in Cristo.
Infatti , non si va cercando eruditi ma operatori per il bene del prossimo; come nel lavoro così anche nello studio S. Benedetto non vuole la troppa scienza che gonfia (1Cor. 8,1), ma competenza e professionalità. Ecco che l'oblato deve ricordare che ciò che fa è per la gloria di Dio e per il servizio a cui si è votato con la promessa dell'oblazione(RSBc. 5; St.6).
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