3--10--2020
Niuno ad un tempo può essere giudice e parte in una controversia ; l'amministrazione non è giurisdizione , ogni controversia tra essa e i cittadini deve quindi avere un giudice distinto e indipendente da essa ; uno è il diritto e una quindi la giustizia , e però non più tribunali speciali o eccezionali , e tanto meno tribunali informi , senza vera indipendenza e guarentigia , com'erano i tribunali amministrativi.
Non ci si deve preoccupare solo del lato meramente politico del diritto pubblico , cioè di quella parte dei suddetti rapporti che concerne la partecipazione dei cittadini al governo dello Stato , come sono le questioni di elettorato , eleggibilità e simili, messi sotto la protezione sicura di giudici indipendenti e imparziali , trascurando quasi tutto il resto , cioè quei rapporti giuridici , o, se volete , interessi , d' indole puramente amministrativa ma non meno importanti , nella vita dell'uomo moderno, che la qualità d'elettore e d'eleggibile . La libertà oggi deve cercarsi non tanto nella Costituzione e nelle leggi politiche, quanto nell'amministrazione e nelle leggi amministrative. Nell'amministrazione la libertà è essenzialmente il rispetto del diritto e della giustizia ; è ciò che costituisce il carattere dello Stato moderno , per cui non solo i diritti relativi ai beni privati , ma ogni diritto e interesse che ciascuno cittadino ha nell'amministrazione dei beni comuni , siano morali siano economici, è a ciascuno sicuramente garantito e imparzialmente trattato . Oggi più che mai è vero , in senso ben più profondo che non per le antiche dinastie , il motto:
Justitia regnorum fundamentum.
Nessun commento:
Posta un commento