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venerdì 24 maggio 2019

LECTIO DIVINA--Metodologia della lectio di:p.Ludovico Intini osb

24-5-2019
Dobbiamo, innanzitutto, affermare che  nella "lectio divina", incontro tra Dio e l'uomo, l'attore  principale è Dio. Quindi  l'essere  ammesso a questo  colloquio con Lui è un suo dono, e , come  in ogni  dono di Dio , è sempre Lui a prendere l'iniziativa. L'uomo deve solo essere disponibile a riceverlo e comprendere.
Nelle parole di Samuele:"Parla , Signore, che il tuo servo Ti ascolta" Il dono che Dio ci fa è quel Verbo  che era al principio(Gv1,1); quel Verbo  che si è fatto  carne(1,14); quel Verbo che abita tra noi (1,14):il Verbo Incarnato : Cristo.
Fare "lectio divina" è leggere Cristo, la Sua storia e, alla Sua luce, leggere la nostra storia, quella dei fratelli, quella  del mondo.--Gesù  ne presenta un modello   nell'incontro  con  i due  discepoli  sulla via di Emmaus,"(cfr.Lc 24)" Cominciando da ,Mosè e  da tutti i profeti  spiegò loro in tutte le Scritture le cose che  lo riguardavano" E mentre parlava "ardeva il loro cuore"; si aprivano , cioè , alla conoscenza e all'amore.
Ma mettendo in evidenza l'azione di Dio nella "lectio", non possiamo ne' dobbiamo trascurare  quella  dell'uomo. Dio ha  sempre esortato l'uomo a vivere il rapporto con la sua Parola, fin da quando questa si è rivelata.Nel Deuteronomio Mosè in nome  di Dio esorta:"Questi  precetti che  oggi ti do ti stiano  fissi  nel cuore; li ripeterai ai  tuoi  figli, ne parlerai  quando  sarai  seduto in casa  tua , quando  camminerai per via, quando ti coricherai e quando  ti alzerai"(Dt 6,6) Questo invito del Signore ha fatto sì che nella tradizione ebraica fosse  sempre vivo questo anelito verso  la Parola di Dio e  a questo incitavano  i profeti con l'espressione "cercate il Signore".  In questa tradizione si innestano i primi  cristiani e i Padri.--------------------Sant'Agostino:"Se il testo è preghiera, pregate; se  è gemito , gemete; se è riconoscenza, siate  nella gioia; se è un testo di speranza , sperate; se esprime il timore, temete. Perché le cose  che  sentite nel testo sono lo specchio  di voi stessi.  Il Signore ha posto dinanzi a  te lo specchio  della  sacra Scrittura"(Enarr. in Psalmos,103,4,PL36,1138).
Una vera e buona "lectio" deve  raggiungere questa  dimensione,  perché  solo così si raggiunge quell'incontro  con Cristo che  trasforma la  vita dell'uomo e la  rende  simile  alla  Sua . Incontrare Cristo, come  per i  discepoli  di Emmaus, porta a lasciare le vie  sbagliate  e a tornare nella via  della Volontà  di Dio , nel Suo progetto.  Scoprire  Cristo  nella  sacra Scrittura è realizzare l'esortazione  dell'apostolo  Paolo ai Filippesi;"Abbiate  in voi  gli stessi sentimenti che  furono in Cristo Gesù(2,5): prenderlo cioè ,come modello e attuarlo nella propria vita.
è stato il monaco  certosino Guido che  nel secolo 12°, su  richiesta di un  confratello  che  gli  domandava come fare la "lectio divina", scrisse un piccolo trattato : SCALA  CLAUSTRALIUM--scala dei monaci, dove elenca i quattro momenti  in cui si svolge  una  buona "lectio":
LETTURA-----MEDITAZIONE---PREGHIERA-----CONTEMPLAZIONE-------------------

LETTURA\ LECTIO:
------Alla sacra Scrittura ci si può accostare per  motivi di studio: aspetto  letterario, storico, geografico, sociologico  ecc.------------
Ma  non è questa  la lettura  della "lectio". Si tratta ,invece, di leggere e rileggere  il testo  sacro facendo  calare nella  mente  e nel cuore le singole  parole  a che il fatto , il pensiero , il personaggio , un atteggiamento  evidenziato da un  verbo , un aggettivo, un avverbio ecc., colpiscano  più
 profondamente , entrando ,così, a far parte  viva  della   propria realtà.
MEDITAZIONE\MEDITATIO:
L'aspetto  dominante in  questa "meditazione" è il rapporto personale che deve instaurarsi  tra quanto è stato  letto e la propria  realtà; tra  Cristo--Parola e me ; un confronto.(ruminatio).----------
Questo verificarsi alla  luce  della Parola  di Dio  fa  entrare  quasi in "dialogo(con essa): che  cosa  dice a me? quale atteggiamento mi  suggerisce  attraverso  questo  testo?  da quali atteggiamenti  mi mette in guardia? quale  mistero  di te mi riveli? quali  profondità del cuore   umano  scopri?"(C.M.Martini,op.cit.)  è  , praticamente , quel  rapporto  con  la Parola voluto  da Gesù quando  disse:"Il seme caduto  sulla  terra  buona  sono coloro che, dopo aver ascoltato  la parola  con  cuore  buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza"(Lc 8,15).
PREGHIERA\ORATIO:
Da  un dialogo di questo genere è naturale che sgorga la preghiera a  Dio che, di volta  in volta , sarà  richiesta di aiuto, di perdono, ringraziamento, lode ecc. Veramente, questo rendersi  disponibili all'azione  di Dio è già frutto di una  preghiera , ma ad un certo  momento si fa  più intensa  e pressante.--------gli apostoli che da lungo tempo  erano ammirati  della  preghiera  di Gesù e desiderosi  di imitarlo, ma solo quando  il loro  cuore  ne  è pieno  essi gli dicono:"Maestro insegnaci  a pregare". E la risposta  di Dio , come quella di Cristo, non si fa attendere:"quando  pregherete, pregherete così----".
CONTEMPLAZIONE\CONTEPLATIO:
Entrati nella  realtà  divina si scopre e si  comprende l'Amore e ci si  lascia  trascinare  dallo Spirito alla  scoperta di tutte le  perfezioni di Dio . è un guardarsi  reciproco: Dio  guarda me e io  guardo Lui;in questo  reciproco guardarsi  si  raggiunge  la piena  comunione con Lui, la  piena  assimilazione, il diventare  tutt'uno  con Lui. Si raggiunge , così, quel  traguardo sublime indicato da Cristo:"Che conoscono Te , Padre ,e Colui  che hai mandato". Quello per cui Cristo  ha  pregato "Tu in Me e Io in loro; che siano una cosa  sola , come noi...".
è  l'intimità  profonda  raggiunta  dall'anima , avendo spalancato le porte a Cristo --Parola:"Entrerò  da lui e cenerò con lui"(Ap 3,20)

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