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venerdì 3 maggio 2019

Lectio divina e Vaticano 2° di P. Ludovico Intini OSB

3-5-2019
Il Cardinale  Carlo  Maria  Martini  Arcivescovo  di Milano nell'anno  1980,  ha scritto  una lettera  pastorale al clero e ai  fedeli della sua  arcidiocesi che  ha  come  titolo: IN  PRINCIPIO LA  PAROLA. In essa  fa  questa  affermazione:" Dobbiamo  essere  grati  a Dio  di  vivere in  questo  tempo.  Il  Concilio  ci  dato  un'abbondanza e  una  facilità di  accesso alla  sacra  Scrittura  che era  inaudita in tempi passati.  Il  cristiano ne  ha  bisogno oggi  più che mai, sollecitato  come è  da  contrastanti  provocazioni  culturali. La  fede per  risplendere,  per  non  essere  soffocata, deve  essere  nutrita  costantemente dalla Parola.(ibd.,1)-----------
Ma  come  possiamo  essere  grati  a Dio  di vivere  in  questo  tempo?  Per il Cardinale  Martini  la risposta  è  unica:" la facilità di accesso  alla sacra Scrittura inaudita   in tempi  passati".  perché solo in essa  si  potrà trovare un'esauriente risposta ai  mali  che  travagliano la società  contemporanea.----------Il Signore  nel  corso dei  secoli  è  sempre  venuto  incontro  alle  varie  necessità  della  Chiesa. Quando , per esempio , ci fu  bisogno  di  assistenza per i malati,  ha  suscitato  Congregazioni religiose ospedaliere; quando ci fu  bisogno  di  elevare la  condizione  culturale  dei  poveri e dei  trascurati  della società  civile , ha  suscitato  Congregazioni religiose per  l'educazione. Questa  assistenza alla Chiesa  continua  e  continuerà sempre in  ogni  necessità:"Io  sono  con  voi  sino alla fine  dei tempi".  Quando , oggi gli uomini vivono una  ebollizione di idee e di  dottrine  contrastanti, lo Spirito ha  provveduto, attraverso il Concilio Vaticano 2°, a dare  in mano  a tutti  il libro in cui  trovare  la giusta risposta : la sacra Scrittura.--------------
---oggi, e con questi  potenti strumenti di comunicazione, tutti  si  ritengono  maestri e,  con  molta  prosopopea e sicurezza , emettono  giudizi su  ogni  problema. L'uomo, ha bisogno , perciò, di  una  pietra  di paragone con  cui  verificare  tutte  queste  affermazioni che paiono tanto belle  e affascinanti. Ecco  come "oggi  più che  mai [siamo  sollecitati] da  contrastanti  provocazioni culturali".  Oggi ,  forse,  si sta  verificando quello  che  Gesù dice nel Vangelo"Allora  se qualcuno vi dirà: ecco  il Cristo è qui, è là, non  credete.  Sorgeranno, infatti , falsi  cristi e falsi profeti e  faranno  grandi portenti e  miracoli da indurre  in errore , se  possibile, anche  gli  eletti"(Mat.24,23-24); come  anche  quello  che dice S.  Paolo nella  seconda  lettera  a Timoteo(4,3-4)"Verrà un giorno , in cui  non  si  sopporterà più la  sana  dottrina, ma  per il prurito di  udire  qualcosa, gli  uomini si circonderanno di maestri secondo le  proprie voglie,  rifiutando di  dare  ascolto alla  verità, per  volgersi alle  favole".  "Prurito di udire...": oggi  si  vuol sentire , ma non  perché quello  che  si ascolta  penetri nella  mente ed  entri a far  parte della vita, ma  solo sentire per  sentire: una  cosa  entra da  un  orecchio ed  esce  dall'altro.--------------------------------------------------------------------
Ecco , allora , le  contrastanti  sollecitazioni culturali  nel  campo religioso,  come  anche in  ogni altro campo della vita. è  facile  che  tutte le  varie   contrastanti sollecitazioni culturali portino per vie sbagliate ed  occorre, perciò , un punto sicuro di riferimento, una  risposta certa; ed  ecco la  sacra Scrittura:"la  Parola  di Dio rimane  per sempre".-------------------------------------------------------------
In questa  realtà, il Cardinale  Martini propone ai fedeli dell'arcidiocesi  di  Milano, come  ricordo del XV centenario della nascita  di S. Benedetto e  come  mezzo  di crescita spirituale per  la sua Chiesa,  la  lectio divina.  Nel,    numero  2 della 4° parte della  sua  lettera pastorale, che  ha  come  titolo:"Predicazione,  lectio divina e  ministri al servizio della  Parola", Martini , dopo  aver  affermato che  la lectio  "è uno  dei mezzi più efficaci per  ogni  fedele per  disporsi ad  accogliere i frutti dell'ascolto della  Parola nella  liturgia e a  prolungare gli effetti",  passa  ad  indicare  in che  cosa essa  consista e suggerisce  due  metodi; quello  tradizionale: lettura-meditazione-orazione-contemplazione, e  un altro che  parte dai  fatti  della vita per  comprendere il significato e il messaggio alla luce della Parola  di Dio.

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