14-5-2019
è noto
che voi siete una lettera di Cristo
composta da noi,
scritta non con inchiostro
ma con lo Spirito del Dio vivente,
non su tavole di pietra
ma sulle tavole di carne dei vostri cuori!
Questa è la fiducia che abbiamo
per mezzo di Cristo (2 Cor 3,1--14)
-----il nostro orecchio vuole essere attento a questo !ministero" dello Spirito, cioè al suo servizio di amore, effuso abbondantemente nei nostri cuori. Di conseguenza e come riflesso di questa intesa, anche la nostra esistenza si può dispiegare in una gioiosa disponibilità delle nostre risorse umane come " ministero" dello Spirito cioè un servizio intimo e personale a Lui.
è quanto mai significativa la premessa che apre la considerazione di Paolo:" è noto" Paolo pone come realtà risaputa dalle comunità cristiane, che i cristiani, cioè quegli uomini e donne che "vivono in Cristo",e quindi non tanto le "sue pergamene", sono il vero Evangelo, il lieto annuncio che Cristo dona al mondo.
Una lettera , che composta dall'Apostolo, è però intimamente e misteriosamente incisa nei cuori dei credenti di Corinto con il fuoco dello Spirito. Non è affidata unicamente al labile inchiostro racchiuso in pergamene. è proprio questo impegno da parte dello Spirito che pervade di fiducia e dà garanzia all' Apostolo.----Anzi Paolo si riscopre sempre più , attraverso le fatiche del suo ministero a servizio di una causa che ha la sua forza innovativa, non nell'effluvio di parole umane, ma nell'azione interiore dello Spirito.Pensiamo a questo proposito ai primi passi dell'evangelizzazione a Corinto, così come sono evocati dallo stesso Apostolo:"Quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziare la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi che Cristo è Cristo crocifisso. Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molta trepidazione; e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza."-------------
"forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza".
La vita di Paolo, come quella dei cristiani di Corinto, penetrata interiormente da questa azione dello Spirito, si dispiega in un comportamento, in relazioni umane che sono animate e sostenute da uno stile di trasparenza e di coraggio. Uno stile , sottolinea l'Apostolo, che non è semplice frutto di un "animo sincero che dice pane al pane e vino al vino"; o conseguenza di "uno che non ha mai paura di nessuno". è piuttosto la disponibilità interiore a farsi strappare la maschera dal proprio volto, in un atteggiamento di totale orientamento della nostra persona a Gesù: la conversione!
Non è la nostra abilità spirituale e tanto meno le nostre risorse umane che ci portano a vivere questa esperienza di franchezza e libertà; ma è la presenza del Signore che opera nel tessuto della nostra umanità attraverso il suo Spirito.--------------
Queste affermazioni così dense e sintetiche dell'Apostolo ci invitano ad alcune considerazioni che raggruppiamo in tre punti:
1)
Il cristiano è lettera-evangelo di Cristo, scritto con lo Spirito. è bene sottolineare questa dimensione personale della vita del credente. L'Apostolo affida la consistenza dell'annuncio cristiano non alla letteratura ma alla vita e alla persona del credente. Senza il peso di questa testimonianza , ogni scritto, per quanto "sacro", è di fatto "mortificante",impoverisce; e quando si chiude in se stesso , naufraga in una palude che ristagna, senza alcun segno di vita. Il ruolo dello Spirito nella Nuova Alleanza, nel nuovo rapporto che Gesù di Nazareth ha instaurato tra Dio e l'uomo, è quindi decisivo, nel senso che solo Lui riesce a incidere nel cuore di una esistenza umana l'incredibile storia dell'amore che Dio nutre per lui. Senza la sua azione interiore e lievitante, l'evangelo di Gesù resterebbe , racchiuso nei libri ;magari oggetto di un culto e di venerazione nelle chiese, ma non quella storia che, iniziata da Gesù, varca il suo ambito storico e raggiunge l'uomo nel cammino della vita e della sua storia.
2)
"MINISTERO DELLO SPIRITO", cioè il suo servizio a favore di questa storia di amore voluta dal Padre e offerta all'uomo dal suo Figlio Gesù. La caratteristica dell'azione che lo Spirito opera nel cristiano consiste in questo impegno di affidare e consegnare la storia d'amore di Gesù al cuore libero e fiducioso di quelle donne e di quegli uomini che credono nella Parola e nella Vita di Gesù. E quando si è intimamente segnati, profondamente convinti e motivati, allora anche la vita del credente si connota come un "ministero dello Spirito". Si dispiega cioè come un servizio allo Spirito che agisce nel loro cuore; come un'offerta di tutte le proprie facoltà e capacità per quella causa d'amore, di dono , di grazia, di gratuità, di comunione che lo Spirito ha effuso con abbondanza nel cuore.
3)
L'inizio concreto--storico di questa avventura spirituale, è segnato da una scelta inconfondibile:"la conversione al Signore"è la decisione attraverso la quale una donna o un uomo orientano decisamente il loro cuore a Gesù nel progetto della propria vita; con tutte le forze cercano dii uscire dal cerchio della loro autosufficienza e della loro solitudine e si aprono a Lui. è qui che incomincia pure nell'impossibilità di valutare appieno la ricchezza di questa nuova esperienza , un cammino di sincera trasparenza con se stessi e con Dio("quel velo sarà tolto!"); di profonda e genuina libertà da ogni falso legalismo e moralismo, per riscoprire la propria immagine , la vera identità umana in un impegno che ci trasforma e ci fa crescere , scandito dallo Spirito, suscitato e alimentato da un amore che si offre alla nostra libertà. "Il Signore è lo Spirito, e dove c'è lo Spirito del Signore,c'è libertà"(2Cor3,17)
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