13--5--2024
Come trovo dipinto il mio bambino
in fin di desinare è uno sgomento!
Ha le patacche addosso a cento a cento
e la bocca color di stufatino;
ha il nasetto , si sa, tinto di vino,
e sulla fronte un po' di condimento ,
e uno spaghetto appiccicato al mento,
che gli penzola giù sul grembiulino.
E sfido! in tutto pesca e tutto tocca,
e si strofina la forchetta in faccia
e stenta un'ora per trovar la bocca;
e son tutti i miei strilli inefficace;
egli , vecchio volpone , apre le braccia ,
ed io gli netto il muso co' miei baci.
=il poeta descrive il suo bambino dopo il pasto.
A tutti i bimbi del mondo in modo particolare, ai bambini dell'Ucraina, e palestinesi.
Un affettuoso ricordo di mio fratello Giorgio, è un'immagine reale di quando bambino voleva a qualunque costo mangiare da solo sena l'aiuto dei grandi. Ricordo i suoi occhioni e una faccia sporca di salsa, con una bocca pena di spaghetti, che coprivano tutto il viso.
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