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martedì 7 aprile 2020

LETTERATURA DEL 900 THOMAS STEARNS ELIOT

7--4--2020


Canto  di  Simeone
Signore, i  giacinti  romani  fioriscono  nei vasi
e  il sole d'inverno  rade i colli  nevicati;
l'ostinata  stagione  si  diffonde.....
La  mia  vita  leggera  attende  il vento  di  morte
come  piuma  nel  dorso  della mano.
La  polvere  nel sole  e il ricordo  negli  angoli
attendono  il vento che  corre freddo alla  terra  deserta.


Accordaci  la pace.
Molti  anni camminai  tra  queste  mura,
serbai  fede e digiuno ,  provvedetti
ai poveri, ebbi  e resi  onori ed  agi.
Nessuno  fu  respinto  alla  mia porta.
Chi  penserà  al mio tetto ,  dove  vivranno i figli  dei   miei  figli
quando  arriverà  il giorno  del  dolore?

Prenderanno  il sentiero  delle   capre, la tana  delle volpi
fuggendo  i volti ignoti e le  spade  straniere.


Prima  che  tempo sia  di  corde   verghe  e lamenti
dacci la pace  tua.
Prima  che  sia  la  sosta  nei  monti  desolati,
prima  che  giunga  l'ora  di  un  materno  dolore,
in  quest'età  di  nascita  e di morte
possa  il Figliuolo , il  Verbo  non  pronunciante  ancora  e  impronunciato
dar  la  consolazione d'Israele
a  un  uomo che  ha  ottant'anni e  che  non  ha  domani.

Secondo  la promessa
soffrirà  chi  Ti  loda, a  ogni  generazione,
tra  gloria  e  scherno  , luce  sopra  luce,
e  la scala  dei  santi  ascenderà.
Non  martirio per me  ---estasi  di pensiero  e di  preghiera---
né  la visione   estrema .
Concedimi la pace,
(Ed  una  spada  passerà  il Tuo cuore,
anche  il Tuo cuore).
Sono stanco  della  mia  vita e di  quella   di chi  verrà.
Muoio della  mia  morte e di  quella  di  chi poi  morrà.
Fa  che  il Tuo  servo  partendo
veda  la Tua salvezza.

buona   settimana   santa

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