29--4--2020
In questi ultimi tempi , risalta un fenomeno che potrebbe presentare aspetti preoccupanti : ci riferiamo alla comparsa sempre più estesa nella nostra società di forme di preghiera o meditazione piuttosto al di fuori del contesto cristiano, presentate sovente come alternativa efficente alla ormai "vetusta" forma di preghiera tramandataci dalla nostra tradizione. Tutti i sistemi metafisici , le religioni e le scuole di auto superamento insegnano unicamente la via che dalla polarità porta all'unicità, corrispondente al raggiungimento della casa del Padre per noi cristiani.
Il punto comune dovrebbe comunque consistere nella rinuncia a se stessi al fine di poterci uniformare alla volontà divina.
Allo scopo di ottenere questa prerogativa , vengono tenute in considerazione pratiche diverse. Alcuni autorevoli esponenti soprattutto cristiani, affermano che la strada più diretta al superamento di se stessi consiste nella totale oblazione a favore dei più emarginati, vedi per esempio Santa Madre Teresa di Calcutta; altri ritengono indispensabile la pratica di sofisticate forme di meditazione in relazione a considerazioni scientifiche ben precise come, per esempio : la coscienza umana trova la sua espressione corporea nel cervello , e la capacità tipicamente umana di distinzione e valutazione viene attribuita alla corteccia celebrale . Non c'è quindi da stupirsi che la polarità della coscienza umana si rispecchi nell'anatomia del cervello . è noto che il cervello si divide in due emisferi , collegati tra di loro dal cosiddetto "corpo calloso". I "due cervelli" non sono uguali , ma polarmente opposti e cioè complementari. La specializzazione polare dei due emisferi coincide perfettamente con quanto espresso da antichissime dottrine imperniate sul polarismo . Nel taoismo i due principi primi furono chiamati yang(il principio maschile) e yin (il principio femminile). In essi si suddivide l'unità del Tao. Nella tradizione ermetica questa medesima polarità fu espressa attraverso il simbolo "sole"(maschile) e "luna"( femminile). Lo Yang cinese , ovvero il sole , è simbolo del principio attivo , positivo , maschile , che espresso in termini psicologici corrisponderebbe alla coscienza diurna. Lo Yin , o principio lunare , comprende il principio negativo , femminile , ricettivo e corrispondente all'inconscio dell'uomo. Il corpo calloso ha la funzione di mediare le informazioni tra un emisfero e l'altro; certi tipi di meditazione avrebbero lo scopo di rendere il più permeabile possibile il corpo calloso del cervello , così che i "due" possono alla fine diventare "uno". Secondo questa teoria , la contemporanea disponibilità delle capacità di entrambe le parti del cervello sarebbe il corrispondente fisico dell'illuminazione . Teorie più o meno bizzarre e più o meno valide , se ne potrebbero elencare parecchie , probabilmente alcune valide anche per noi. Purtroppo oggi la maggior parte delle informazioni sull'argomento è di origine orientale , trascurando quelle occidentali più adatte a noi. Ma il dramma è che di questo passo si finisce fatalmente per perdere di vista quello che è il vero concetto di preghiera tramandatoci dai santi Padri . Santi Padri e Maestri di vita spirituale , attraverso i secoli , hanno dato parecchie definizioni della preghiera . Eccone alcune tra le più significative che estrapoliamo dal validissimo testo di Antonio Furioli,
"La preghiera (ed. Marietti) . L'orazione è: una conversazione e un colloquio con Dio(San Gregorio Nisseno); è parlare con Dio (San Giovanni Crisostomo); è il pensare a Dio con pio e umile affetto(Sant'Agostino); è l'elevazione della mente a Dio per lodarlo e chiederGli delle cose convenienti alla salvezza eterna(San Tommaso, sintetizzando il pensiero di San Giovanni Damasceno)."
Ma di fronte alla ricchezza di prospettive che i nostri tempi offrono al ricercatore spirituale , molti finiscono per ritrovarsi smarriti. Si parla di meditazione trascendentale , di Yoga, di spiritismo , varie forme di Buddhismo ecc.; e c'è chi ,nella nostra società ha ritenuto opportuno rifiutare il cristianesimo . Alla proliferazione di sette o gruppi a indirizzo filosofico--spirituale,non è disgiunto il fenomeno di santoni , sedicenti maestri o guide spirituali che promettono appetibili realizzazioni , a condizione che ci si renda disponibili a farsi membri delle relative organizzazioni. Si presentano come detentori di poteri , carismi divini o capacità magico--teurgiche. Riteniamo che la forza di persuasione di questi personaggi sia da attribuire alla capacità di far intravedere valide scorciatoie nell'impervia via del cammino spirituale. Rammentiamo che il Maestro Supremo mai si è comportato come una sorta di bacchetta magica. "Non c'è profeta disprezzato se non nella sua patria e nella sua famiglia". Ed Egli non fece ivi molti miracoli , a motivo della loro incredulità".(Mt. 13,54--58).
" E non poteva operare lì alcun miracolo . Risanò soltanto pochi infermi , imponendo loro le mani. E si meravigliava della loro incredulità" (Mc)
Cosa aveva impedito a Gesù di operare prodigi? Non trovò risonanza . O meglio : quella gente mancava dell'unica condizione richiesta : la conversione . Amare non è solo elargire , a volte è anche sapere tirare fuori ,un padre che si rispetti non impone al figlio atteggiamenti dettati dalle proprie personali convinzioni, cercherà piuttosto di far si che il bambino abbia modo di sviluppare e far emergere le proprie potenzialità, rispettando modi e tempi che una saggia ponderazione richiede . è su questa falsariga che hanno operato le guide spirituali autentiche , onde dar modo al discepolo di potersi riconoscere nel carisma corrispondente a quel particolare "organo" per poter entrare a far parte del Corpo Mistico di Cristo.
L'uomo è perfettibile , ma a condizione che si sforzi di farsi perfetto; solo così potrà contare su di un sicuro aiuto dall' ALTO.
Dalle opere di San Giovanni della Croce, il Divino Dottore che come Padre spirituale non abbisogna di presentazione o convalide, leggiamo un passo assai significativo:"Fai un patto con la tua ragione di compiere quanto ella ti dice nel cammino di Dio : ciò presso di lui ti varrà più di tutte le opere che fai senza tale riflessione e di tutti i gusti spirituali che tu desideri. Felice colui il quale, messi da parte i propri gusti e le proprie aspirazioni , prima di agire , considera le cose al lume della ragione e della giustizia (Parole di luce e amore 1, 41,42). Generalmente non ci si aspetta di potersi imbattere in concetti così prettamente pratici in mistici alla stregua del grande Santo di Fontiveros; nel contempo , ci pare tuttavia automatico balzare col pensiero al sovrano equilibrio che regna nella Regola benedettina. Il nostro Santo Padre Benedetto,infatti, mentre ci esorta a non anteporre nulla alla preghiera , ci presenta un vero e proprio codice morale:" Ma se vogliamo abitare nei padiglioni di quel regno , persuadiamoci che non ci potremo arrivare se non affrettandoci con le buone opere "(R.B.Prologo). Chi credesse di potere accedere a dimensioni superiori cambiando nulla o poco dei propri comportamenti , continuando a essere vizioso , non completamente buono, incostante ecc., farà bene a rimediare le proprie convinzioni. Non a caso il lavoro spirituale è detto ASCESI , vocabolo derivante dal greco ASKE'IN che significa nel contempo "lavorare con arte" ed "esercizio atletico". L'ascesi è il costante sforzo metodico per trasformare i vizi in virtù, le debolezze in fortezze.Ed è un lavoro da giganti , altro che scorciatoie. Si tratta di vivere una continua conversione che ci permetta il distacco da tutto ciò che si frappone tra noi e la Patria Celeste, Distacco che dovrà trasformarsi in oblazione di tutto , soprattutto di se stessi , perché :" è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago , che per un ricco entrare nel regno di Dio"(Mc 10,25)
Nessun commento:
Posta un commento